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Ballottaggio a Bastia, la sindrome di Tafazzi sul centrodestra: è rottura tra Lungarotti e Degli Esposti

Dopo accuse, offese, veti e presunti inciuci è saltata definitivamente qualsiasi ipotesi di accordo tra la Lungarotti e Degli Esposti. Ecco le ultime pugnalate fresche, fresche di giornata

La sindrome Tafazzi - il personaggio in calzamaglia che era solito colpirsi con una bottiglia le parti basse - aleggia sul ballottaggio di Bastia Umbra. Stavolta si sta manifestando a destra dove invece di trovare l'unità perduta si dilatano le distanze tra la coalizione Lungarotti - guidata Forza Italia e civici - che ha raggiunto il ballottaggio e quella della Catia degli Esposti - guidata dalla Lega - che per 56 voti non è riuscita ad entrare nella fase finale delle elezioni (seconda piazza al centrosinistra di Raspa). Tutti comunque si sarebbero aspettati che le due forze di centrodestra avrebbero trovato un accordo per una vittoria facile, facile. E invece no. Hanno iniziato gli uomini della Lungarotti a picchiare duro dicendo cose indicibili all'altra candidata donna (offese pesanti sul fisico). A a tale affronto ha risposto la diretta interessata con la clava invece che con il fioretto. E la divisione di allarga. In sede di trattativa per un'alleanza i veti sui nomi da mettere in giunta hanno fatto saltare il banco. Oggi poi è sceso direttamente Tafazzi che ha dato il via alla rituale punizione dei genitali. Parte in tromba la Lungarotti che accusa la rivale di battere le mani al sinistro Raspa paventanto l'ombra di un accordo sottobanco. 

"Applausi scroscianti per Raspa ieri sera in un bar davanti a molte persone, da parte della candidata della Lega, Catia Degli Esposti e della mancata (all’ultimo minuto) candidata del centrosinistra Renzini. Probabilmente le voci che girano che Degli Esposti e Renzini avrebbero assicurato un posto in giunta in caso di vittoria del candidato del PD Raspa, potrebbero avere un fondamento. Questo non ci stupisce, mentre risulta imbarazzante l’ammiccamento e la ricerca del consenso degli elettori, già definiti dal PD locale, due giorni fa, “MELMA LEGHISTA” di quell’”Imbarazzante realtà che la Lega rappresenta a livello internazionale. Imbarazzante invece, è la probabile trattativa con Raspa da parte di quel candidato che la Lega legittimamente aveva scelto come suo candidato sindaco che oggi, qualcuno dice, potrebbe indicare più o meno sottobanco a chi l’ha sostenuta al primo turno, di votare per riconsegnare al PD l’amministrazione di Bastia. Forse non è un caso il fatto che Raspa sostenga nelle sue uscite la coincidenza in molti punti del suo programma con quello di Catia Degli Esposti". Boom! Tafazzi aumenta le bottigliate. 

Risponde alla grande Degli Esposti che azzera le poche speranze rimaste di una unità a destra: "Alla luce dei confronti avuti negli ultimi giorni, la coalizione per Catia Degli Esposti sindaco (formata da Lega, Degli Esposti Sindaco e Insieme per Bastia) ritiene che non esistano le condizioni per appoggiare alcuno dei due candidati che il 9 giugno si contenderanno al ballottaggio la carica di sindaco di Bastia Umbra. Per le ragioni spiegate in campagna elettorale, la coalizione di Catia Degli Esposti ritiene entrambi i candidati al ballottaggio sostenuti da coalizioni non in grado di imprimere quella svolta all’amministrazione, nei programmi e nel metodo, di cui Bastia Umbra necessita".

L'attacco finale è riservato alla candidata sindaco Lungarotti colpevole, secondo loro, di aver osteggiato l'alleanza mettendo veti su possibili assessori e vice-sindaco leghisti: "In cambio della disponibilità a dare il nostro contributo abbiamo ricevuto solo un inaccettabile veto nei confronti della nostra candidata Catia Degli Esposti. Un veto che riteniamo ingiusto - sul piano umano, amministrativo e politico - nei confronti di una persona che si è sempre impegnata nell’esclusivo interesse della comunità bastiola, con coraggio e coerenza. Un veto ingiusto per i candidati e per tutte le persone che in queste settimane hanno lavorato nelle tre liste della coalizione, scegliendo Catia Degli Esposti come rappresentante di questo ambizioso progetto unitario per un reale cambiamento". Tafazzi a Bastia è di centrodestra. Raspa se la gode... ma alla fine come sempre decide il popolo che spesso è più saggio dei suoi rappresentanti politici. 


 

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