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Ambiente, per le aziende umbre: mercato volontario crediti ambientali

Istituire un mercato volontario di crediti ambientali per le aziende medio piccole. Questo il rissunto di una proposta di modifica alla legge regionale 12

L’ambiente e le emissione di CO2 sono stati al centro della discussione che si è svolta in Provincia all’interno della prima commissione consiliare presieduta da Massimiliano Capitani.

A relazionare sull’argomento è stato Carlo Antonini assessore all’urbanistica della Provincia di Perugia, che intende proporre un vero e proprio salto culturale in difesa e a salvaguardia dell’ambiente: “L’eccesso di produzione di CO2 da parte di grandi aziende specialmente nel settore chimico è già stato regolamentato dalla UE che obbliga queste ultime all’acquisto di crediti ambientali. Facciamo un esempio l’Alkantara di Terni per compensare le immissioni di CO2 nell’ambiente si impegna a piantare alberi in Brasile per un valore stabilito dall’UE (1 tonnellata CO2 viene compensato con 1 ettaro di bosco che in 20 anni produce 800 tonnellate di CO2). Esiste un vero e proprio ‘mercato dei crediti ambientali’ che serve in qualche modo a restituire all’ambiente quello che viene tolto".

La proposta di legge che si vuole avanzare alla Regione, che modifica la legge 12, propone che:

1) i crediti siano acquistati all’interno del territorio in cui l’azienda opera;

2) anche le aziende che emettono poche emissioni possono iscriversi a un mercato volontario di crediti ambientali.

La CO2=0 può essere motivo di vanto pubblicizzabile dall’azienda.

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