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Partecipate, stop alle assunzioni politiche e alle sponsorizzazioni di parte

Nuove linee guida per le società comunali redatte dal duo Pampanelli-Prisco. Stop alle assunzioni politiche, alle consulenze a dirigenti o ex politici e alle sponsorizzazioni per le feste di partito

In tempi di crisi e di una forte pressione sulla politica da parte dei cittadini sempre meno vicini ai partiti tradizionali, anche le aziende partecipate - spesso veri e propri carrozzoni elettorali - sono costrette ad adeguarsi e dare un segno di sobrietà e al di sopra delle parti politiche.

Lo impone la parte pubblica dell'azienda partecipata anche da privati, attraverso le nuove linee guida che sono state redatte dal consiglio comunale di Perugia e che dovranno essere discusse nella massima assemblea. Al momento c'è soltanto il testo - approvato in commissione - che regola il ruolo dei nominati dal Palazzo all'interno dei consigli di amministrazione di aziende come Umbria Mobilità, Umbria Acque, Cesap, Farmacie Comunali e altre ancora.

I rappresentanti del Comune dovranno  vigilare "sulla qualità dell’erogazione dei servizi e sulla riduzione dei  costi per un abbassamento delle tariffe", allo stesso tempo "devono possedere indubbia e comprovata moralità".

Inoltre in discontinuità con il passato i rappresentanti nominati nelle partecipate dovranno evitare le solite furbate o bancomat dei partiti o singoli politici: stop alle assunzioni non trasparenti e senza merito; e stop anche alle sponsorizzazione alle feste di partito o eventi direttamente collegati. Il testo per entrambi i casi parla chiarissimo: "Vigilare sulle modalità di assunzione e le progressioni afferenti alla mobilità interna del personale, sia per l’attivazione di consulenze o collaborazioni esterne" - "favorire, tuttavia, nella gestione economica delle partecipate un impegno, anche finanziario, a sostegno di eventi di interesse sociale diffuso e collettivo che comunque non rappresentino interessi di parte".

Niente sponsor per la Festa Democratica, o per quella di altre forze del centrosinistra o peggio ancora per i media affiliati? Probabilmente sì. Insomma linee guida coraggiose - non sono mancati i mal di pancia all'interno del Pd ma che ora dopo una nuova stesura sono rientrati - che sono state redatte in maniera bipartizan dal consigliere comunale di minoranza (Pdl ma proviente dalle file degli ex An) Emanuele Prisco e dal capogruppo del Prc Emiliano Pampanelli.

Nel testo c'è anche il chiaro tentativo di bloccare le nomine come consulenti di partecipate da parte di dirigenti pensionati - un male tipico umbro - o di ex consiglieri regionali esodati dalla politica che conta.  

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