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Asili nido, ecco come aumentare i posti ai tempi della crisi

L'Udc e il Pdl hanno presentato una mozione per la riorganizzazione delle strutture comunali, dando la gestione delle stesse ai privati

L’Udc e il Pdl presentano una mozione per riorganizzare le strutture comunali degli asili: gestione ai privati ma controlli sulla qualità e rette in mano al Comune di Perugia.

Questo sarebbe il metodo per risparmiare 5 milioni e 500mila euro per finanziare nuovi posti e arrivare al 73% degli ammessi della graduatoria, senza licenziare personale e mantenendo il contributo per le famiglie. Il tutto su uno degli argomenti più sentiti per tanti papà e mamme alle prese con la crescita di uno o più pargoli: ovvero un posto negli asili nido comunali.

La ricetta del miracolo “presunto” è stata fornita oggi dagli uomini più rappresentativi delle opposizioni nostrane a Palazzo dei Priori: Emanuele Prisco del Pdl e Mauro Cozzari dell’Udc. Primo punto da sfatare: nessuna privatizzazione selvaggia.

"Il Comune resterebbe proprietario delle strutture – ha spiegato Cozzari - attuando uno stringente controllo sui servizi, sulle mense e sulla didattica degli asili nido: mentre la gestione andrebbe direttamente ai privati selezionati da un bando”. Attualmente il Comune di Perugia spende qualcosa come 8milioni di euro per i suoi 14 asili nido dove operano 220 dipendenti tra tempo indeterminato e tempo determinato.

Il personale dovrà restare in servizio fino a che progressivamente andrà collocato in pensione o utilizzato in altra struttura comunale. Al Comune spetterà l’obbligo di dare il contributo per la retta, che vale oltre il 60 per cento dell’importo totale, direttamente alle famiglie, mentre ad oggi viene direttamente scontato sulla iscrizione"; ha continuato Cozzari.

I benefici sarebbero non solo di natura economica: "Con l’esternalizzazione il costo mensile della gestione a bambino nell’asilo si aggira intorno ai 500 euro contro i 1mille del pubblico. Si avrebbe un risparmio all’anno di 5milioni di euro che è un tesoretto rispetto agli gravi tagli agli enti locali messi in atto nelle ultime finanziarie”.

E con questo tesoretto cosa ci si potrebbe fare? “In parte destinarli sempre agli asili nido che a quel punto potranno dare un posto al 70 per cento di chi oggi fa richiesta contro l’attuale 53 per cento. Il rimanente da destinare sempre ai servizi alla famiglia”. L’idea del centrodestra non dispiace alla Giunta del sindaco Boccali che proprio in queste settimane sta preparando le basi per il difficilissimo bilancio 2012.

Alla presentazione della mozione presenti anche il portavoce dell’opposizione Pino Sbrenna e il consigliere del Pdl Emanuele Scarponi.

 

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