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Sfiducia presidente del consiglio comunale di Perugia, Bistocchi contro Arcudi

La risposta del capogruppo del Pd a Perugia Civica

"Non siamo noi a dover chiedere scusa. Il passo indietro lo faccia Arcudi". Il capogruppo del Partito Democratico al consiglio comunale risponde così a Perugia Civica. Sullo sfondo la mozione di sfiducia formalizzata dalla minoranza di Palazzo dei Priori nei confronti del presidente del consiglio comunale, Nilo Arcudi, finito in una intercettazione telefonica degli arresti per N'drangheta a Perugia, senza essere indagato né sospettato. La maggioranza, invece, seppur con posizioni diverse, alla fine ha fatto quadrato intorno ad Arcudi. L'8 gennaio la revoca sarà discussa in consiglio. E messa ai voti.

E Bistocchi scrive: "Gli abbiamo chiesto un passo indietro in modo spontaneo, un’azione in capo a lui stesso, in modo tale da tutelarne la dignità del ruolo, e anche della persona. Non l’abbiamo fatto perché giustizialisti, o, peggio, perchè famelici di ruoli o incarichi: lo dice la nostra storia, la nostra cultura, e il nostro stile, anche in questa vicenda. Non conduciamo battaglie politiche perché interessati a poltrone, né alle loro ipotetiche sostituzioni. Ma avvertiamo, questo sì, forte la necessità di contribuire a spazzar via ogni nube sulla integrità ed irreprensibilità delle Istituzioni, che devono essere terse, trasparenti e cristalline".

E ancora, questa volta diretta al comunicato di Perugia Civica: "Mai, fino ad ora, nella storia del governo di questa città, un’azione politica, in un alveo sempre istituzionale e mai personale, condotta dall’intera opposizione a Palazzo dei Priori e non da un singolo, si era tramutata in un attacco ad personam nei confronti di un consigliere comunale, aggressivo nei contenuti e scomposto nei modi".

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