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Approvata la variante per l'ex Tabacchificio: ecco il progetto anti-degrado

Con dla variante al Prg dell’area dell’ex Tabacchificio di via Cortonese sarà possibile realizzare un intervento di edilizia residenziale sociale (Social Housing).

La Commissione Urbanistica ha oggi discusso e approvato con 9 voti a favore  e le 4 astensioni del Pd e del Movimento 5 Stelle l’adozione della variante al PRG dell’ area dell’ ex Tabacchificio di via Cortonese per la realizzazione di un intervento di edilizia residenziale sociale (Social Housing).

Nel presentare alla commissione la pratica, l’Assessore all’Urbanistica Emanuele Prisco ha ribadito come si tratti di un’area che nel tempo ha visto numerose ipotesi progettuali, tutte rimaste inattuate, che oggi, finalmente potrebbe vedere un effettivo recupero e una riqualificazione. “Oggetto della variante –ha spiegato Prisco- è il cambio di destinazione d’uso dell’area, senza aumenti di cubature, perché questo ci permetterebbe di accogliere un importante progetto di investimento privato di Social Housing innovativo, con una nuova filosofia gestionale  di comunità, favorendo anche le relazioni tra gli abitanti, con servizi, come l’asilo, spazi comuni e per le associazioni, maggiori dotazioni di superfici pedonali libere da costruzioni.”

Entrando nel dettaglio, l’Assessore ha quindi spiegato che la società proprietaria del complesso, ossia la Pentagramma Perugia S.p.A., partecipata al 50% da Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare S.r.l. (già Fintecna Immobiliare s.r.l.) e al 50% da GBC Real Estate S.p.A, ha incaricato la Fondazione Housing Sociale  (FHS) di Milano di realizzare un nuovo complesso da destinare soprattutto ad edilizia residenziale di qualità e di spazi comuni, con demolizione dell’esistente, fatte salve la palazzina uffici e la ciminiera, che sorgono fronte strada su Via Cortonese e che sono vincolati dalla Soprintendenza come archeologia industriale. 

Destinataria dell’ innovativo progetto, una volta realizzato, sarà la cd fascia grigia della popolazione, ovvero giovani, anziani, giovani coppie, genitori separati, che, da una parte, ha difficoltà di accesso alla casa per ragioni patrimoniali o legate al rapporto di lavoro, mentre, dall’altra, ha necessità di costruire relazioni interpersonali. Le modalità di accesso alle abitazioni e gestionali (es. requisiti soggettivi, prezzo) saranno disciplinate da un’apposita convenzione tra soggetto attuatore ed Amministrazione Comunale. 

Si prevedono due tipologie d’accesso, da un lato il cosiddetto acquisto a riscatto, per cui si pagherà un affitto parametrato al canone di locazione per poi, al termine del periodo, riscattare l’abitazione che diventa di proprietà, dall’altra, per gli over 65, una locazione a lungo termine. “Per l’innovatività del progetto, che è già in uso in alte città più grandi, per le opportunità che vengono offerte ai destinatari, per le risposte che diamo alle imprese del territorio, per la riqualificazione che il progetto rappresenta per il quartiere e, infine, per le ricadute sociali ed economiche –ha concluso l’Assessore Prisco- ritengo che questa sia un’opportunità fondamentale per la città, assolutamente da cogliere”.

I due tecnici del Comune, intervenuti in commissione, l’Arch. Marini e l’arch. Romani hanno aggiunto che il progetto è significativo anche perché non vi è ulteriore consumo di suolo, la capacità edificatoria resta invariata rispetto a quella attuale, vi è una sostenibilità ambientale del progetto che deve obbligatoriamente rientrare almeno in classe ambientale B.

Nella variante si prevede la modifica rispetto all’attuale destinazione d’uso dell’area che è più eterogenea, destinando almeno il 50% all’edilizia residenziale sociale, il 35% a servizi con un massimo di 2500 mq da destinare a commercio e un lieve incremento delle superfici da destinare a edilizia residenziale di libero mercato (dal 10% al 15%). Tale aumento del 5% dell’edilizia residenziale libera, sarà possibile attraverso il trasferimento di tale percentuale dal comparto Ac.fi. n. 7 di Ellera. Sostanzialmente, non vi sarà alcun incremento della SUC ammessa dal PRG vigente.

Sarà poi a carico del soggetto attuatore l’obbligo di realizzare tutte le opere necessarie di adeguamento della viabilità esterna connesse con l’attuazione del comparto, tra cui un passaggio che colleghi con il vicino Parco Chico Mendez e la fermata del Minimetrò.

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