"Forza Camerata! #boiachimolla": il post del dipendente comunale fa infuriare la Perugia "democratica"
Nella bufera dei social finisce un assistente di un assessorato a Perugia. C'è chi chiede le dimissioni, chi un provvedimento di censura da parte delle istituzioni. Il dipendente chiede scusa e rimuove il suo scritto: "Ho commesso un grave errore"
"Non è tollerabile - scrive su Fb - che un dipendente pubblico nella Repubblica italiana inneggi al fascismo. Visto il reiterarsi del suo comportamento, solo le sue dimissioni dal suo posto di lavoro sono una scusa accettabile affinché l'attuale amministrazione non venga fortemente associata ai valori fascisti che la nostra Repubblica rifugge. Mi piacerebbe leggere da parte del Sindaco, della Giunta comunale e di tutti i politici perugini che si ritengono repubblicani e democratici una chiara censura verso le esternazioni di questa persona".
Il post provoca la reazione immediata del giovin segretario che cancella tutto (ma è ormai tardi) e pubblica le scuse ufficiali: "Ho rimosso il post, nonostante non si dovrebbe fare, perché solo dopo ho compreso come fosse un'enorme mancanza di rispetto, e di fronte a tragedie di simili dimensioni siamo tutti amici, tutti uniti, mentre il mio post insisteva su inutili differenze di idee, forse anche troppo vecchie perché io ne possa parlare così alla leggera. Mi scuso con tutti, con chi mi conosce ed è rimasto colpito da questo errore, con chi ho messo in difficoltà (penso alla Giunta a cui il mio nome è subito collegato e all’assessore da cui dipendo che mi ha dato fiducia da subito), con tutti i cittadini di Perugia, che dobbiamo in ogni caso rappresentare e non dividere".
La polemica si ferma qua? Difficile pensarlo: infatti c'è chi chiede una presa di posizione esemplare da parte del sindaco e c'è chi chiede ai consiglieri comunali di presentare una interrogazione in nome della Perugia democratica, repubblicana e anti-fascista. Ma non manca anche chi si complimenta con Fabi per le sue scuse pubbliche.
