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Alta Velocità, c'è la fermata a Chiusi? Leonelli spinge, la Regione Umbria tira il freno

Il consigliere regionale: "Bacino di 100mila umbri". L'assessore Chianella: "E' solo una promessa elettorale"

Fermata dell'Alta Velocità alla stazione di Chiusi, sì o no? E l'Umbria avrà un nuovo collegamento per uscire dall'isolamento ancestrale? Per chiarire la questione il consigliere regionale del Partito Democratico Giacomo Leonelli, nel corso della seduta del consiglio dedicata ai question time, ha interrogato l’assessore Giuseppe Chianella per sapere quali siano gli intendimenti dell’Esecutivo regionale affinché “venga realizzata l'ipotesi della fermata di treni ad alta velocità nella città di Chiusi, al fine di migliorare i collegamenti della zona ovest della regione sia verso Nord che verso il Sud del Paese”.

Illustrando l’atto in Aula Leonelli ha sottolineato come si stia parlando di “una fermata posta al confine della nostra Regione che può coprire un bacino di circa 100mila umbri. Sarebbe un ulteriore segnale importante sulla strada dell’Alta velocità per i nostri territori. L’ipotesi di un Frecciarossa a Chiusi impegna la nostra Regione ad ottimizzare questa opportunità, con interventi infrastrutturali e di viabilità. Ricordo che nella sede del Provveditorato opere pubbliche della Regione Toscana negli ultimi mesi si è riunito più volte il tavolo tecnico deputato a prendere una decisione riguardo alla fermata di treni ad alta velocità alla stazione di Chiusi, che sembra essere arrivata ad un accordo per almeno una coppia di treni dell’alta velocità. Di ciò potrebbero sicuramente beneficiare molti cittadini umbri residenti nei territori limitrofi, come quelli del Trasimeno e dell'Orvietano e non solo. La fermata del Frecciarossa a Perugia, da noi fortemente voluta, ha riscosso un successo anche oltre le aspettative. Tali ulteriori fermate rappresenterebbero un'altra importante opportunità di collegamento della nostra Regione con il resto del Paese, anche tenuto conto del fatto che sarebbero un'ottima occasione per l'ammodernamento e la riqualificazione della viabilità interna di collegamento”.

E ancora: “La fermata sarebbe collocata al confine della nostra regione e nella tratta di collegamento tra Roma e Firenze; conseguentemente i benefici per l'Umbria sarebbero importanti sia in termini di sviluppo, grazie alle migliori opportunità di collegamento verso il Sud e verso il nord del Paese, sia in termini di maggiore attrattività turistica di un comprensorio tra i più interessanti in quanto a bellezza paesaggistica del centro Italia. Certo, questo non basta perché un ragionamento analogo andrebbe fatto su Orte per dare una risposta all’area sud della nostra Regione, sulla quale si stava lavorando”.

Nella risposta l’assessore Giuseppe Chianella ha detto che “stiamo parlando di una cosa che non c’è: al momento non c’è alcun accordo. Ci sono state riunioni ma non sappiamo se ci sarà una fermata a Chiusi ed eventualmente in quali orari. Questa è un’ipotesi generata in un periodo elettorale. Bisogna verificare, perché Trenitalia per attivazioni del genere fa sondaggi sui flussi ipotetici del servizio. Qualora Trenitalia decida l’attivazione del servizio e ci dia gli orari esatti, allora valuteremo la possibilità di un collegamento e l’ipotesi più probabile sarebbe attraverso il Freccia link con i diversi territori della nostra regione. Sarebbe comunque più logico un collegamento in direzione sud visto il Fracciarossa a Perugia. In base all’evoluzione della cosa valuteremo quali servizi dare ai nostri cittadini”.

Nella sua replica Leonelli ha sottolineato come “da quello che è emerso ci sarebbe l’intenzione di lavorare in questa direzione. La cosa riguarderà l’orario invernale, quindi c’è tempo. Però bisogna capire l’Umbria come ci arriverà. Prima ci prepariamo meglio è. L’ipotesi del Freccialink non basta, ma serve fin da ora un tavolo con i sindaci dei comuni interessati per per capire come adeguare le infrastrutture per rendere il collegamento più fruibile dai nostri cittadini. Visto che oggi non ci è stata data risposta, approfondiremo in futuro lo stato di attuazione della fermata ad Orte”. 

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