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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Quale futuro per l'Aeroporto umbro? Confermata l'ipotesi della scuola di volo, un super investimento da 70 milioni di euro

In consiglio comunale a Perugia, dopo l'ordine del giorno del Movimento 5 Stelle, emergono nuovi movimenti per rilanciare l'aerostazione. Ecco quali e le linee guida previste dal capogruppo Rosetti

"L’aeroporto è una infrastruttura strategica che insieme all’alta velocità ferroviaria ha la funzione fondamentale di far uscire l’Umbria dallo storico isolamento in cui è stata scientificamente posta. Eppure, non risulta che ad oggi siano state messe in essere azioni sufficientemente incisive e tali da potenziare con un programma ben definito": la dura critica alle istituzioni e alla SASE - società che gestisce l'aeroporto, porta la firma del capogruppo del Pd, Cristiana Rosetti, dopo la moria di voli e rotte da e per Perugia negli ultimi anni. Il bilancio ancora tiene, ma c'è bisogno di un deciso cambio di passo tanto che in Regione, vedi il consigliere del Pd Giacomo Leonelli, ciha chiesto la testa degli attuali amministratori. 

Per il capogruppo dei 5stelle a Palazzo dei Periori è necessario che l'amministrazione comunale, in quanto socio, diventi protagonista per dare vita ad un piano di rilancio con obiettivi precisi "come marketing territoriale/operativo e turistico-culturale, l’incoming, e, visti gli ultimi episodi, neppure l’outgoing". "La Regione Umbria e la Società Sviluppumbria non hanno in questi anni garantito sufficiente impegno e, soprattutto, capacità in tal senso – ha spiegato la Rosetti- né con riferimento a seri progetti di marketing turistico né rispetto alle problematiche infrastrutturali. Ad oggi non sussiste una adeguata programmazione a livello regionale e comunale relativamente alla promozione turistica del nostro territorio, né alcuna programmazione in ordine ai servizi di adduzione all’aeroporto dalle regioni limitrofe (si pensi alla nuova arteria stradale: Civitanova Marche-Foligno)"

Sull’aeroporto, l’assessore Fioroni ha ribadito come esso abbia risentito dell’assenza cronica di politiche adeguate e di attrattori territoriali. A suo avviso è stata debole anche l’attività di incoming, con investimenti regionali che si sono attestati in un rapporto 1 a 4 rispetto, per esempio, alle Marche, utilizzando peraltro strumenti offline, sempre meno adeguati in un mondo in cui il turista è sempre più online.

“Ci siamo anche incontrati con il Sindaco di Assisi per capire come i Comuni possano contribuire al rilancio dell’aeroporto –ha spiegato ancora Fioroni- e credo che dovrebbero essere tutti i comuni dell’Umbria a contribuire, coordinati dalla Regione. E’ altresì importante che sia approvata in regione una legge sull’abusivismo delle strutture che permetterebbe di avere più risorse con la tassa di soggiorno, da investire sul territorio. L’aeroporto –ha concluso- chiude con un calo dell’8% sul numero dei passeggeri, mentre cresce la necessità di superare il modello di governante pubblico che ha dato segno di tutte le sue debolezze.”

Fioroni ha confermato anche le indiscrezioni riguardo ad un possibile investitore internazionale interessato ad aprire una scuola internazionale di aviazione civile all’aeroporto perugino, che porterebbe ad avere 1000 persone al giorno, con un investimento importante di circa 70 milioni di euro. “Ne ho parlato già con il Presidente Cesaretti – ha detto - e dovremmo incontrarci a breve. Di certo si tratta di un investimento significativo che determina una politica attrattiva con una logica da piano industriale serio.” L'ordine degl giorno del Movimento 5 Stelle è passato in consiglio comunale con ampia maggioranza. Una nuova fase si sta aprendo con i Comuni di Perugia e Assisi in prima fila? 
 

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