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Aeroporto di Perugia, il consiglio regionale 'silura' i vertici della Sase: "Cda da superare"

La maggioranza di Palazzo Cesaroni vota contro i vertici del San Francesco d'Assisi

Mirare, puntare, fuoco. In una parola: silurati. Il consiglio regionale 'falcia' (politicamente) i vertici dell'aeroporto di Perugia. In fredda cronaca politica: approvata a maggioranza (12 sì di Pd, SeR, Misto-MdP, M5S, Misto-Rp/IC; 1 astenuto, Fiorini-Lega) la mozione del consigliere Giacomo Leonelli (Pd) che chiede alla Giunta di Palazzo Donini di “promuovere un superamento del Cda attuale della Sase spa, la società di gestione dell'aeroporto internazionale dell'Umbria ‘San Francesco di Assisi’". Traduzione: Sase fuori, avanti un altro. Un disarcionamento politco che al consiglio regionale ha ottenuto il disco verde. Una bomba.

VIDEO Aeroporto di Perugia, Cesaretti: "Leonelli? Per me non conta niente, chieda alla Marini quello che vuole"
 

Il documento del consigliere del Pd, protagonistra di uno scontro al calor bianco con il presidente di Sase, Ernesto Cesaretti, chiede alla giunta il "superamento" del cda della Sase "al fine di avviare una fase nuova per il futuro dello scalo". E anche di "farsi promotrice di un tavolo straordinario di confronto istituzionale tra tutti gli enti locali e il mondo imprenditoriale regionale al fine di realizzare una strategia di sviluppo pluriennale tesa a consentire allo scalo una programmazione economico-finanziaria che ne consenta lo sviluppo”. L’atto è stato integrato, dopo il dibattito, con un richiamo “ad una partnership per l’implementazione delle rotte e alla connessione con la linea ferroviaria Foligno-Terontola”. 

E il consigliere la butta sulle cancellazioni e sul caos voli. Un elenco declamato a Palazzo Cesaroni. Leonelli ha spiegato che “negli ultimi anni ci sono state vicende che non hanno fatto bene allo sviluppo dell’aeroporto e all’incremento dei passeggeri: quelle di Fly Volare nel 2017, che pur avendo ricevuto da parte di Sase una caparra di 500mila euro per l'avvio di 9 voli nazionali ed internazionali non ha mai potuto operare data la mancanza di regolari certificati di licenza di trasporto aereo; quelle di Fly Marche che nell'agosto 2017 ha cancellato i voli programmati verso Olbia, Elba, Rimini, Ancona e Zara; quelle di Cobrex Trans, compagnia rumena che aveva annunciato l'avvio di rotte da Perugia per Barcellona, Bucarest e Madrid; infine quelle di Aliblue-Malta, una compagnia ‘virtuale’ che ha lavorato per la riattivazione di alcune rotte per poi arrivare allo stop motivato da scarse prenotazioni”. 

Nel caso in cui non fosse chiaro il messaggio, Leonelli rincara: "Ci era stato chiesto di ammorbidire i toni e di sfumare quella che invece volevamo fosse una chiara scelta politica rispetto ad una centralità strategica che lo scalo dell'Umbria, anche e proprio alla luce della buona situazione di equilibrio economico raggiunta negli anni, non può assolutamente rischiare di perdere". Un missile Tomahawk, lanciato da Palazzo Cesaroni e diretto a Sant'Egidio. Nel centro del miniro c'è ancora la Sase.

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