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Europee, il candidato-medico Redler: "Un pass-rosa per prevenire i tumori delle donne"

E' la proposta che vuole portare in Europa dopo averla sperimentata con successo direttamente al Policlinico Umberto I per abbattere le liste d'attesa e i lunghi tempi. Ecco come funziona e i risultati ottenuti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Da un’idea semplice si apre un nuovo fronte alla guerra ai tumori più diffusi delle donne. Uno delle ragioni più frequenti per la cura di molti tumori, come si sa, è la mancata prevenzione; ebbene, a dissuadere molte donne dal sottoporsi ad opportuni controlli, spesso sono le interminabili liste di attesa, i costi degli esami ed i giorni impiegati per sottoporsi ai vari controlli.

Per abbattere le liste d'attesa ed offrire una campagna di prevenzione dedicata alle donne che lavorano, hanno famiglia e figli piccoli, il Policlinico Umberto I ha promosso il c.d. “Pass rosa”, un approfondito check up da effettuare con il pagamento di un solo ticket (50 euro e 15 centesimi).Così ogni donna tra i 25 ed i 55 anni potrà sottoporsi, in un solo pomeriggio, a tre visite specialistiche (endocrinologica, senologica e angiologica), ad un’ecografia della mammella e  all'ecocolordoppler alla tiroide.

L’idea del Prof. Adriano Redler - candidato ora alle Europee circoscrizioni Centro Italia con le liste di Forza Italia - fa addirittura gridare al “miracolo”: «Qualcuno mi ama», sospira Tiziana Casamica, 48 anni, sposata con 2 ragazzi, residente a Centocelle. Si sente una «miracolata». Miracolata dal cosiddetto “Pass Rosa” che le ha fatto scoprire un tumore alla tiroide, subito asportato.

«Non ero mai stata da un endocrinologo - racconta - e non avevo nessun disturbo. Ma mia sorella Carla aveva provato questo Pass rosa, per fare tutti insieme gli esami consigliati a noi donne, con un unico ticket, senza attesa e con poca spesa. Ora sto bene e mando tutte le mie amiche a fare il Pass rosa, perché può essere la salvezza. Bisogna farlo sapere a tutte». 

Il progetto-pilota, partito nel 2011, ha avuto grande successo, al ritmo di 8 persone esaminate al giorno. Oltre 1100 hanno fatto il Pass rosa solo nel 2013 e nell’1 per cento dei casi sono stati individuati ed asportati tumori al seno e alla tiroide. Al Pass Rosa si unisce ad un’altra iniziativa di Redler, quella della Week Surgery che sta diventando un esempio da imitare nelle altre strutture nazionali: per ottimizzare le risorse e risparmiare denaro oltre che tempo, il primario ha diviso in 2 il suo reparto e messo in una metà solo casi a breve degenza, che vengono operati e curati nel giro di pochi giorni, in modo da avere una continua rotazione di pazienti e chiudere per il fine settimana. C’è un notevole risparmio di costi per personale, farmaci e spese alberghiere, mentre la qualità resta alta. Adriano Redler, propone un modello di Italia che funziona e che può ancora essere di esempio per il resto d’Europa.

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