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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Acque minerali, la riforma Morroni genera un tesoretto da 500mila euro: i Comuni finanziati

A Gualda Tadino e Nocera le somme più consistenti degli aumeti incassati dalla Regione dai concessionari per l'imbottigliamento e la ricerca sui territori di nuovi pozzi

I Signori delle Acque minerali in Umbria sono da sempre al centro di un dibattito politico che oscilla tra l'acqua pubblica e allo stesso tempo la capacità di sfruttare le risorse dei territori - spesso minori e interni - per finanziare opere a favore dei cittadini e incentivare la filiera interna del lavoro. Per anni si è parlato di concessioni a basso costo a fronte di un bene prezioso come l'acqua, oggi dopo la riforma voluta dal vice-presidente della Giunta regionale, Roberto Morroni, qualcosa è camiato e lo scambio - seppur ancora modesto rispetto ai volumi d'affari delle multinazionali - con i territori penalizzati dai prelievi si vede. Passando 1 euro a 1,2 euro al metro cubo di acqua imbottigliata o comunque utilizzata nel processo di imbottigliamento, e da 50 a 60 euro all’ettaro relativamente all’estensione della superficie accordata, nel 2023 la Giunta regionale mette a disposizione di otto comuni un fondo di 534mila euro. 

Nuova legge acque minerali, Morroni modifica la vecchia legge: più ricadute per lo sviluppo dei territori

"Mediante la legge di stabilità regionale 2023 - ha sottolineato l’Assessore all’Ambiente Roberto Morroni - sono state incrementate le risorse introitate dalla Regione Umbria, in virtù dell’aumento dei diritti che titolari di concessioni e di permessi di ricerca sono tenuti a pagare. Questo consente di garantire una ricaduta sui territori interessati in termini di opportunità di crescita e sviluppo in maniera più incisiva rispetto al passato poiché di conseguenza, rileva l’Assessore, aumentano in proporzione anche le risorse di spettanza che ogni anno vengono assegnate dalla Regione ai Comuni interessati sulla base di progetti valutati in linea con le finalità della legge regionale".

COME SARA' UTILIZZATO IL TESORETTO -  Nel piano indenizzo otto progetti sono stati finanziamenti: il Comune di Gualdo Tadino, 172 mila euro per la riqualificazione e valorizzazione dei giardini pubblici “Rolando Pinacoli”; il Comune di Gubbio, circa 63mila euro per la Casa dell’acqua a Branca; il Comune di Nocera Umbra, 69.400 euro, per un intervento di sistemazione nell’area della diga di Acciano; il Comune di San Gemini, 70mila euro, per la realizzazione di una pista pedonale lungo la strada provinciale SS3 Ter dal paese di San Gemini alla frazione Quadrelletto; il Comune di Scheggia e Pascelupo, 19.200 euro, per la valorizzazione e riqualificazione ambientale dell’area verde in località Pietragrossa; il Comune di Cerreto di Spoleto, 102.700 euro, per il consolidamento e ripristino della strada della montagna di ponte presso Costa Prato e della strada di Fergino presso Casa Ostino; il Comune di Sellano, 26.700 euro, per il ripristino dell’officiosità idraulica del fiume Vigi in località Molino; il Comune di Acquasparta, 11.300 euro, per messa in sicurezza di fognature e sistemazione marciapiede lato strada nuova di Configni.

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