Tribunale di Spoleto, Media Valle in agitazione: 'No all'accorpamento'

La Media valle del Tevere non ci sta. Riparte la battaglia delle amministrazioni comunali di Marsciano, Todi, Deruta, Fratta Todina, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e San Venanzo, che ancora una volta hanno espresso la loro contrarietà "all'irrazionale processo di accorpamento con il tribunale di Spoleto portato avanti dal Ministero della Giustizia, contro il parere dei Sindaci, del Tribunale, della Corte d’Appello di Perugia, della Prefettura che fin dall’inizio condivisero le preoccupazioni e le motivazioni portate dai Comuni".

Come detto la battaglia non comincia oggi e nel corso dell'ultimo anno i sindaci si sono infatti pronunciati più volte, rivolgendosi prima di tutto al Ministro della Giustizia, su quella che viene definita un'anomalia di accorpamento che ha riguardato i territori della Media Valle del Tevere e che rischia di vanificare ogni sforzo di efficientamento e semplificazione dei servizi giudiziari nel comprensorio.

I comuni di Marsciano, Todi, Deruta, Fratta Todina, Massa Martana e Monte Castello di Vibio, infatti, sono stati accorpati in modo incoerente con il Tribunale di Spoleto, senza tenere nella giusta considerazione la rete infrastrutturale e dei trasporti, nè le specificità dei territori. La protesta poi non è limitata alle sole amministrazioni e dai comuni ma anche da avvocati, operatori di Giustizia e cittadini.

I sindaci hanno inviato nei giorni scorsi una lettera al governo dove esprimono chiaramente le richieste della protesta chiedono con forza Ministero della Giustizia di "introdurre correttivi che tengano conto della omogeneità e della continuità territoriale dei comuni della Media Valle del Tevere, dei naturali collegamenti viari, infrastrutturali e di trasporto e che assegnino le realtà del comprensorio al Tribunale di Perugia".