Accoglienza dei profughi afghani, tutti d'accordo in Consiglio: "Perugia farà la sua parte"
Approvata la mozione presentata da vari gruppi, sia di maggioranza che di opposizione: "Coinvolgere le associazioni del terzo settore e le famiglie afghane già residenti in Umbria"
Perugia farà la sua parte nell'accoglienza ai profughi afgani. A ribadirlo è stato il Consiglio comunale di oggi (svolto nuovamente in presenza dopo il superamento della fase più acuta dell'emergenza coronavirus), che ha approvato con 29 voti a favore la mozione urgente presentata sul tema da vari gruppi, sia di maggioranza che di opposizione. Dopo aver ricordato le tappe fondamentali della “crisi afghana”, con violenze sulla popolazione civile conseguenti alla nuova occupazione del Paese da parte delle forze talebane, gli istanti hanno riferito che ciò ha determinato una gravissima emergenza umanitaria, con tantissimi profughi che hanno lasciato d’urgenza il Paese.
"A fronte di ciò - si legge in una nota dell'amministrazione -, si rende urgente mettere in campo una grande azione umanitaria, con azioni concrete e tempestive per aiutare quelle popolazioni e difendere strenuamente i valori ed i principi fondamentali di libertà, autodeterminazione e dignità dei singoli individui. A tal proposito, si attende che gli organismi e la comunità internazionali, l’Unione Europea in primis, coi suoi organi competenti, propongano ed attivino celermente, con il coraggio necessario e senza remore, corridoi umanitari per mettere in sicurezza quelle donne, uomini, bambini e bambine che sono in pericolo, dando loro la possibilità di accedere facilmente in Europa".
Oltre a sollecitare il governo a muoversi diplomaticamente e con atti concreti, la mozione impegna la Giunta "ad attivarsi immediatamente per fare la propria parte e garantire l’accoglienza anche nel territorio del Comune di Perugia", coinvolgendo da subito "le associazioni accreditate del terzo settore che si occupano di accoglienza e integrazione, per predisporre insieme a loro e alle altre istituzioni competenti un chiaro piano di accoglienza, materiale e psicologica, di tutti quei cittadini afghani a rischio di sicura persecuzione secondo base giuridica".
I consiglieri chiedono poi di "fare una mappatura, insieme agli altri comuni umbri, con il supporto di Anci Umbria e delle organizzazioni del terzo settore, delle persone afghane che vivono in Umbria, a partire da quelle bene integrate, che potrebbero accogliere i propri familiari, anche senza pesare sul sistema di accoglienza, e ad allertare, attraverso il tavolo di dialogo tra Anci nazionale e governo, le ambasciate italiana dei Paesi vicini affinché possano attivarsi per i ricongiungimenti familiari".