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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

ELEZIONI, L’INTERVISTA| Mascio (candidata Pd): Un lavoro stabile e di qualità è la vera priorità

La candidata del centrosinistra: “Servono formazione e investimenti per portare le aziende sul territorio. Emergenza Coronavirus, è il momento dell’unità nazionale”

Trasporti, infrastrutture, crisi aziendali e denatalità. Quali sono le principali urgenze per l’Umbria? E quali sono le priorità da mettere in agenda per il Ternano?

“Il calo della natalità è conseguenza della condizioni decisamente poco floride in cui si trovano economia, commercio e della crisi delle aziende. Sostenere la ripresa significa aiutare le famiglie ed evitare lo spopolamento, incrementando i posti di lavoro e la stabilizzazione degli stessi. Girando i 60 comuni del collegio in questa campagna elettorale, è chiaro che la mancanza di un lavoro stabile e di qualità è il problema più sentito. Dai giovani ma anche dagli adulti, che in mezzo al cammino della loro vita si ritrovano in cassa integrazione o in disoccupazione. Penso agli operai di Sangemini, Ast, Treofan, Ims Isotta Fraschini, Novelli. Bisogna agire in due direzioni: formazione legata al lavoro ed investimenti per portare aziende nella nostra regione. Investimenti che devono riguardare su tutto il territorio regionale anche collegamenti adeguati ed infrastrutture. La fermata del Frecciarossa, se non a Terni, almeno a Orte va assolutamente fatta. Penso anche al raddoppio della ferrovia da Terni a Campello, che contribuirebbe al rilancio delle Grandi Officine di Foligno e a quel patrimonio di know how di cui è ancora ricca”.

L’emergenza Coronavirus sta bloccando il Paese. Secondo lei questa situazione è stata gestita nel miglior modo possibile o si poteva fare qualcosa di diverso?

“In questo momento non bisogna andare a cercare facile strumentalizzazioni o penose ricerche del consenso sulla pelle di chi sta vivendo questa emergenza. Il mio pensiero va prima di tutto a tutti coloro che sono in prima linea: le persone che si sono ammalate e il personale del nostro servizio sanitario nazionale, impegnato oltre ogni capacità di resistenza. Il servizio sanitario nazionale ancora una volta mostra di essere elemento centrale per la sicurezza dei cittadini. È impossibile far fronte a situazioni del genere se non si ha un servizio sanitario pubblico. Vediamo la differenza con altri Paesi dove il servizio sanitario è residuale o non esiste affatto. Avete visto cosa succede in America per un tampone o un posto letto? Mi batterò per il mantenimento della sanità pubblica e per la realizzazione dell’ospedale di Narni-Amelia, per l’inserimento dell’emodinamica nell’ospedale di Orvieto, per la valorizzazione dell’alta specialità a Terni, per un sistema integrato di una rete che includa anche gli ospedali di Spoleto e Foligno, per far funzionare le liste di attesa per la diagnostica, per stabilizzare lavoro precario di tutti i profili professionali e garantire il turn over. È necessario dar forza a chi sta lavorando in forma precaria affinché sia stabilizzato e non procrastinare le assunzioni sine die. Il servizio sanitario deve avere continuità, professionalità e certezze. Il turnover in tutti i settori della pubblica amministrazione, ma in particolare della sanità, sta arrivando all’anno zero. Il personale va rinnovato perché tante professionalità mediche, infermieristiche e tecniche stanno andando in pensione. Rispetto all’emergenza aggiungo solo che è il momento dell’unità nazionale: è facile dire che le cose si potevano fare in modo diverso. Insieme ce la faremo”.

Che significato ha questo voto sugli equilibri politici nazionali?

“Un voto estremamente importante per dare maggiore forza al centrosinistra che deve gestire questa situazione complessa che si è venuta a creare. Bisogna riscoprire il senso di solidarietà nazionale, capire che viviamo in un mondo e un’economia connessa globalmente e parlare di confini o porti chiusi è pura demagogia. Chi per contrappasso ha sempre respinto gli altri, adesso rischia di ritrovarsi ad essere a sua volta respinto. Chiuderci in noi stessi dicendo ‘pazienza se gli altri non ci vogliono’ è pura follia. Da questa crisi si esce solo con collaborazione e solidarietà comune. Il governo ha già adottato provvedimenti per 7,5 miliardi di euro per famiglie e imprese in difficoltà, oltre alle linee di intervento già prese per le zone rosse ed il resto del territorio con lo sforamento del patto di stabilità. Aggiungo anche che il nuovo decreto inserito in Finanziaria per la ricostruzione post-terremoto va finalmente nella direzione giusta. Così come la nomina del nuovo Legnini con il quale, se sarò eletta, lavorerò fianco a fianco. In quattro anni si sono succeduti quattro commissari per la ricostruzione. Il terremoto del 2016 ha coinvolto quattro regioni e centinaia di comuni. Il cratere è vastissimo e se non vogliamo continuare ad assistere a questo immobilismo dobbiamo snellire le pratiche. Un’Italia più semplice e connessa è tra i punti del Piano per l’Italia del Partito democratico. Il terremoto l’ho toccato con mano a Norcia, a Cascia o ad Arrone dove una donna è scoppiata a piangere pensando che non riuscirà più ad entrare nella sua casa, non mi piace dire di chi è la colpa o la responsabilità, ma dico soltanto che lavorerò per gli umbri una volta eletta sia per chi è fuori dalla sua casa sia per chi deve ripartire con le sue aziende”.

E quindi, perché domenica è importante andare a votare?

“Per dimostrare che l’Umbria non è stata conquistata né doveva essere liberata. L’energia ed i valori condivisi del centrosinistra rimangono e saranno riconosciuti. C’è un popolo che vuole avere una rappresentanza chiara ed io gliela garantirò”.

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