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25 aprile, Romizi: "L'insegnamento più grande: lottare uniti per l'Italia e la Libertà"

Emozionato ma con un messaggio preciso nella testa: rendere onore anche a quegli uomini e donne che senza insegne politiche contribuirono alla Libertà. Il ricordo del sacrificio di Sanvo D'Acquisto e dei militari finiti internati nei campi di lavoro

Duecento persone, forse qualcosa di più. Molta più gente rispetto al 2014. Un po' per i 70 anni della Resistenza, un po' anche per curiosità. Infatti era la prima volta che un sindaco "non di sinistra" ma fieramente liberale si trovava a celebrare il 25 aprile a Perugia. C'erano i giovani che continuano a portare avanti l'Anpi - l'associazione partigiani -, cittadini comuni con tanto di figli piccoli al seguito, molti candidati alle regionali (di centrosinistra ma anche il forzista Massimo Perari, socialista liberale mai pentito) e soprattutto c'erano le associazioni dei carabinieri e delle forze dell'ordine. 

Il sindaco Andrea Romizi ha voluto anche ricordare il sangue e il sacrificio di quei militari italiani e umbri che dissero "no" ai tedeschi. Lo fecero a Cefalonia e in altre mille parti del Paese. Militari che finirono nei campi di lavoro tedeschi quando non furono giustiziati sul posto. Ha ricordato la figura del carabiniere Salvo D'Acquisto che ha dato la sua vita per salvarne altre., E dei tanti cittadini comuni che anche in Umbria misero in salvo migliaia di ebrei destinati alle camera a gas dei nazisti. 

25 Aprile, manifestazione Borgo XX Giugno a Perugia

E non ha certo dimenticato i partigiani: "Furono anche loro a dare i migliori anni della loro vita mettendo in piedi coraggiosamente delle formazioni in montagna, in campagna e all'interno delle città. Non va dimenticato mai chi ha combattutto dalla parte giusta rispetto a chi, seppur molti in buona fede, si misero al servizio della parte sbagliata". Insomma Romizi ha voluto ribadire che la Resistenza fu composta da tante storie di uomini e donne, al di là dell'appartenenza politica. Da qui poi l'invito a far proprio l'insegnamento principale del 25 aprile: "L'Italia decise di lottare unita per il bene comune. Ecco dobbiamo trovare una pacificazione definitiva per continuare a lottare non per una parte ma tutti uniti per la nostra Patria. Uniti per la libertà di tutti". 

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