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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Scuole al freddo per i tagli? Guasticchi: "Non lasceremo studenti al gelo"

Guasticchi chiarisce il senso della provocazione lanciata da Saitta, neo presidente dell'Upi nazionale e sottoscritta dallo stesso presidente provinciale di Perugia

Continua la polemica umbra sui tagli che il Governo sta adoperando sugli enti locali con le dichiarazioni del presidente Guasticchi e le reazioni del mondo politico provinciale. "Secondo il Governo il 40% delle scuole sono da rifare e poi toglie 500 milioni di euro alle Province che gestiscono l’edilizia scolastica. E’ senza dubbio una provocazione che serve a far riflettere sul ruolo delle Province oggi, quanto affermato dal neopresidente di UPI nazionale Antonio Saitta e dal sottoscritto rispetto alla gestione delle scuole e delle strade a rischio per il taglio da parte del Governo di 500 milioni di euro”.

L’affermazione è del presidente di Upi Umbria e presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi il quale ribadisce che “non intende lasciare al gelo gli alunni nelle scuole ma, piuttosto, far comprendere che la realtà, rispetto al riordino previsto dal decreto del Governo, è un’altra: le Province sono state prese di mira e questo Governo se ne vuole sbarazzare, semplicemente, senza valutare che di tratta di Enti previsti dalla Costituzione e che erogano servizi indispensabili ai cittadini.

Luoghi delle spreco salvi- Senza, peraltro, fare niente per colpire i veri luoghi dello spreco dove i risparmi ci sarebbero davvero, mentre colpendo le Province, è stato dimostrato sulla base di dati e di conti, si ottiene soltanto un aggravio di costi”. “Oltre ad essere un amministratore della cosa pubblica, sono anche padre di due figlie – commenta il presidente Guasticchi – ed ho ben chiaro il significato delle difficoltà relative al mandare i propri figli a scuola, affrontando tutte le problematiche poste dalla mancanza di fondi causata dai tagli del Governo centrale: vetustà degli edifici scolastici, mancanza di organici sia umani che strumentali, etc. Questa provocazione, di Saitta da me ripresa, non è altro che il frutto della demagogia messa in campo contro le Province: non vogliamo, ripeto, lasciare al gelo nessuno!”

I numeri delle scuole- Sono 107 gli edifici scolastici di competenza della Provincia di Perugia, cui si vanno ad aggiungere palazzetti e ampliamenti, per un totale di 119 edifici (1.410.000 metri cubi, corrispondenti a circa 373.200 metri quadrati). Si tratta di strutture che accolgono 72 istituzioni al servizio di una popolazione di 28.340 studenti e 1.279 classi per l'anno 2012 – 2013. Le spese di riscaldamento ammontano a 3.219.280 euro per la stagione 2011/2013.

“Questi sono i dati forniti dagli uffici tecnici dell’Ente – continua Guasticchi in una nota della Provincia– e rispetto a questa realtà il nostro senso di responsabilità non verrà mai meno. La Provincia ha tra l’altro portato avanti progetti innovativi a livello nazionale per le scuole come quello che prevede i presìdi davanti agli istituti per prevenire fenomeni di bullismo o di spaccio di sostanze stupefacenti oppure il progetto “Lo Stato siamo noi” per diffondere tra la popolazione giovane il senso della giustizia e della legalità.

Il Governo ci impedisce di investire su scuole sicure- Se il Governo toglie alle Province 500 milioni di euro ci impedisce, come ha sottolineato anche Saitta, di investire per scuole più sicure, moderne ed efficienti. Per questo chiediamo a tutti, studenti, famiglie e corpo docente, di sostenere insieme questa battaglia per riportare la sicurezza della scuola pubblica al centro delle priorità del nostro Paese. Il Governo ha pubblicato un dossier che dice che il 40% delle scuole italiane dovrebbero essere abbattute e ricostruite perché ormai vecchie di 200 anni e, quindi, inadatte ad accogliere i nostri giovani. Poi è il Governo stesso che non vuole investire  neanche un euro in questo settore, anzi toglie 500 milioni di euro alle Province, enti delegati in materia di edilizia scolastica”.


 

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