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personali riflessioni dopo "una candela e un libro" a s. bevignate

Dopo l'incontro a S.Bevignate il 7 marzo " UnA CANDELA E UN LIBRO"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

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PERSONALI RIFLESSIONI DOPO “ UNA CANDELA E UN LIBRO” A S. BEVIGNATE

Non senza qualche perplessità e le conseguenti riflessioni, il 7 marzo scorso ho assistito al raduno che era stato organizzato tramite il collegamento su Fb, con il titolo: “Una candela e un libro”, davanti alla chiesa di S.Bevignate.

Eravamo tanti, qui convocati, per rispondere all’allarme lanciato in queste ultime settimane, per un probabile scempio edilizio, che rischia di abbattersi nei pressi della celebre Chiesa templare del S. Bevignate.
Tutto questo dibattito è nato, per un contestato progetto, realizzato e finanziato, con denaro pubblico, dagli Enti Regione dell’Umbria e Comune di Perugia in concorso con l’Adisu, che ha deliberato di costruire in questo sito storico, un’altra Casa per lo studente.
Questa sarebbe, l’ennesimo scempio con una colata di cemento nel territorio perugino, in spregio di qualsiasi oggettiva opportunità e necessità, di costruire nuovi edifici, oltre  al notevole danno per il paesaggio ambientale.

Tra i tanti presenti che hanno accolto, l’invito su Fb, ritrovandoci sul luogo, ormai diventato famoso in queste ultime settimane, non abbiamo intravisto presenze, di alcuni tra i più autorevoli rappresentanti delle Associazioni Socio Culturali della nostra Città.
Le loro assenze ci lasciano perplessi, anche in considerazione questi autorevoli rappresentati di Associazioni Culturali, sono stati i promotori, della denuncia di scempio che si sta perpetrando.

Questa è stato un evento nato spontaneamente, per sensibilizzare l’opinione pubblica e che, fortunatamente non è sfociato con i soliti slogan di protesta, come avremmo potuto aspettarci, ma si è svolta, sotto l’insegna della cultura, che ci hanno accompagnato durante questa serata, diversi partecipanti, che alternandosi, ci hanno letto e raccontato brani e storie dei migliori autori della cultura perugina.

L’amara riflessione che personalmente devo meditare, è quella di costatare ancora una volta, che nella nostra Città, nonostante la presenza di tante e svariate Associazioni, a scopi Sociali e Culturali, queste non collaborano tra loro, preferendo rimanere autonome nelle attività che svolgono.
Quando sarebbe preferibile e opportuno collaborare in sinergia, per fronteggiare tutti insieme, le soluzioni possibili ai tanti problemi esistenti sul territorio, dalla sicurezza, alla tutela ambientale, come per le attività culturali che si organizzano in ordine sparso e in contrasto fra di loro.
A queste riflessioni scattano inevitabilmente delle domande: questo comportamento di agire individualmente, nelle varie attività d’interesse pubblico, non sono dettate da logiche di appartenenza politica e conseguentemente, da tornaconti personali, per futuri probabili incarichi durante la legislatura cittadina?
Questo comportamento di agire autonomamente per interessi personali, non tradiscono le attese dei soci iscritti alle varie Associazioni ?

Certo se queste sono le intenzioni di chi guidano queste Associazioni, allora ci sono ben poche speranze di raggiungere gli obiettivi auspicati, per un reale cambiamento e migliore gestione della nostra Città e questo non potrà giovare, né agli uni né agli altri.
Per la lotta che oggi vogliamo continuare sullo scempio a S. Bevignate, dovremmo attenderci subito dopo le elezioni, che questo si realizzerà nonostante tutte le proteste fin qui messe in atto.

G. Stelladora         9 marzo 2014  

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