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Omicidio Foligno, Miceli confessa ma vuole uscire dal carcere: la carta della perizia medica

Ha ammesso di aver ucciso la sua compagna ucraina Olga Dunina in preda ad un raptus nervoso scaturito anche da un forte esaurimento. La perizia psichiatrica è probabile, ma per adesso la difesa chiede quella medica. Problemi cardiaci se riscontrati gli farebbero evitare il carcere

Una perizia medica, chiesta dalla difesa, per dimostrare che quando Giovanni Miceli ha ucciso la moglie - chiudendo il corpo in uno scatolone - non era in grado di intendere e di volere. Un raptus di follia: è la conclusione sia dell'assassino folignate che dei suoi legali. Una spiegazione che potrebbe portare alla richiesta di una perizia pischiatrica almeno per accertare una semi-infermità mentale. Un tentativo (eventuale) per evitare il carcere a vita ottenendo così magari il soggiorno in una struttura sanitaria protetta. Ma c'è un lato della vita del killer che sembra proprio smentire il raptus: già durante il suo primo matrimonio era stato denunciato per maltrattamenti avendo tentato di sparare alla moglie. Un uomo dunque potenzialmente violento e scaltro come hanno già  ribadito i Carabinieri il giorno della sua cattura. 

Per il momento il suo legale Giacomo Marini ha annunciato una perizia medica per via di problemi cardiaci dell'assassino che non sarebbero compatibili con il regime carcerario. Anche qui si punta agli arresti domiciliari sempre in una struttura protetta. Comunque Giovanni Miceli ha ammesso di aver ucciso la moglie ucraina, Olga Dunina, dopo settimane di litigi esasperanti.

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"L'ultima volta mi ha detto che ero solo un impotente e un incapace". Parole che, sommate ad un presunto esaurimento nervoso, avrebbero portato all'omicidio improvviso. "La mattina del 17 giugno, in preda a un raptus nervoso, ho colpito con un tubo di ferro alla testa (due volte) Olga": questo ha ribadito al Pm Mario Formisano nell'interrogatorio del 5 settembre nel carcere di Capanne. Miceli ha spiegato di aver poi organizzato l'occultamento: "Non avevo premeditato nulla. Ho buttato il tubo un cantiere presente in città".

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