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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pneumatici fuori uso: quanti ne sono stati raccolti in Umbria nel 2021 e che cosa si può far riciclandoli

In Umbria raccolte oltre 3.500 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso dalla società senza scopo di lucro Ecopneus nel 2021

Con i 394mila pneumatici fuori uso raccolti in Umbria nel 2021 da Ecopneus, società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU-Pneumatici Fuori Uso in Italia, si potrebbero realizzare ben 90 km di asfalti in gomma riciclata da PFU, resistenti, silenziosi, duraturi e sostenibili. Si tratta di oltre 3.500 tonnellate di pneumatici esausti raccolte e recuperate nella nostra regione. Ecopneus è tra l'altro responsabile di circa il 60% dei PFU generati ogni anno in Italia: circa 200.000 tonnellate ogni anno, l’equivalente in peso di circa 22 milioni di pneumatici per automobile.

Complessivamente in Umbria nel 2021 Ecopneus ha esaudito oltre 445 richieste di prelievo presso i gommisti serviti sul territorio, incrementando del 20% la propria quota di raccolta aggiuntiva “straordinaria”.

I dati Umbri e la media nazionale

Secondo i dati di Ecopneus l’Umbria è la 16° Regione in Italia per quantità di PFU generati e raccolti nel 2021, un dato strettamente legato al numero di abitanti e al numero di veicoli circolanti nella Regione. Le richieste di prelievo sono giunte da 604 tra gommisti, stazioni di servizio e autofficine. Andando nel dettaglio provinciale, Ecopneus ha raccolto 2.491 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso nella Provincia di Perugia, 1.055 tonnellate nella provincia di Terni.

Risultati importanti che confermano la validità di un sistema che ha profuso un impegno unico nel panorama nazionale, portando negli anni un beneficio concreto alla collettività e all’ambiente. Nel corso dell’anno Ecopneus si è inoltre impegnata concretamente per alleviare le criticità che hanno colpito il sistema di raccolta sul territorio incrementando del 20% la propria quota di raccolta aggiuntiva “straordinaria”, rispondendo tempestivamente alla nota inviata dalla Direzione Generale per l’Economia Circolare del Ministero della Transizione Ecologica che aveva già alzato dapprima del 15% e poi fino al 20% i quantitativi di PFU che i soggetti autorizzati come Ecopneus avrebbero dovuto raccogliere nel 2021.

“Il 2021 è stato un anno complesso per l’intero sistema e anche il 2022 è partito segnato dalle conseguenze della situazione sanitaria che stiamo purtroppo ancora vivendo. Lo scorso anno, nonostante la situazione emergenziale, siamo riusciti comunque a raggiungere pienamente gli obiettivi di legge, garantendo una raccolta capillare su tutto il territorio nazionale e dando il nostro contributo per risolvere un problema causa di forti sofferenze per i gommisti – ha dichiarato Federico Dossena, Direttore Generale di Ecopneus –Ecopneus ha messo in campo tutte le risorse di cui dispone, dando immediatamente seguito al provvedimento ministeriale che è intervenuto su un problema strutturale, legato principalmente ai flussi irregolari di pneumatici che ogni anno entrano nel nostro Paese senza documentazione fiscale, che alterano i conteggi sugli obiettivi di raccolta dei soggetti autorizzati, causando importanti perdite per l’erario e sottraendo risorse economiche all’intero sistema di recupero dei PFU. Come Ecopneus siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte e continuare ad alimentare e sostenere un settore d’eccellenza per lo sviluppo dell’economia circolare del Paese, come dimostra il sempre maggior impiego della gomma riciclata da PFU in molti settori, dall’edilizia, all’industria, allo sport, alle infrastrutture”  .

A cosa serve la gomma riciclata dei pnemuatici fuori uso

Ecopneus è fortemente impegnata per la promozione e la valorizzazione delle innumerevoli applicazioni della gomma riciclata dei PFU, un materiale prezioso ampiamente utilizzato in tutto il mondo per realizzare superfici sportive, campi da calcio, isolanti acustici, arredi urbani, per asfalti silenziosi, sicuri e duraturi o impiegata per il recupero energetico.

L’Umbria è la 16° Regione in Italia per PFU raccolti da Ecopneus; a livello nazionale invece in testa troviamo la Lombardia (30.147 ton), poi il Lazio (18.944 ton), seguito dalla Campania (17.951 ton) il Veneto (17.896 ton), l’Emilia-Romagna (17.013 ton), la Sicilia (14.343 ton), la Toscana (12.628 ton), la Puglia (11.776 ton), il Piemonte (9.803 ton), la Sardegna (8.504 ton), la Calabria (8.107 ton), le Marche (7.230 ton), il Trentino-Alto Adige (6.217 ton), l’Abruzzo (5.051 ton), la Liguria (3.808 ton), la Basilicata (2.815 ton), il Friuli-Venezia Giulia (2.682 ton), il Molise (1.623 ton) e infine la Valle d’Aosta (408 ton).

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