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Nuove biciclette "elettriche" per gli studenti universitari: ecco dove saranno disponibli

La giunta ha approvato, su proposta del vice sindaco Urbano Barelli, il programma operativo di dettaglio 2016 relativo all’ampliamento della sperimentazione del prototipo di bicicletta a pedalata assistita ad alto rendimento ed ad emissioni zero “E-bike 0”

Nuove biciclette elettriche a Perugia. La giunta ha approvato, su proposta del vice sindaco Urbano Barelli, il programma operativo di dettaglio 2016 relativo all’ampliamento della sperimentazione del prototipo di bicicletta a pedalata assistita ad alto rendimento ed ad emissioni zero “E-bike 0”.
Oltre alle 30 biciclette già assegnate al Comune ed alle tre 2 “rastrelliere” già oggi esistenti (Piazzale Menghini, presso il polo manageriale dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, in via Pascoli presso il polo universitario ed in piazza Italia sotto il porticato della Prefettura), spiega Palazzo dei Priori, "entro breve termine ulteriori 30 biciclette verranno assegnate al capoluogo”. Ovviamente andranno installate altre tre “rastrelliere”, nei tre principali poli universitari della città: ingegneria a pian di Massiano, medicina a Sant’Andrea delle Fratte e Lettere e filosofia in piazza Morlacchi.

Il progetto complessivo di sperimentazione “E-bike 0”, dunque, sarà dedicato prettamente agli studenti universitari iscritti all’Ateneo perugino, cui verranno assegnate le 60 biciclette in dotazione al Comune attraverso apposito avviso pubblico. I destinatari dovranno sottoscrivere un contratto di comodato d’uso nel quale saranno definiti tutti gli obblighi derivanti dall’adesione all’iniziativa. Ove le richieste di assegnazione da parte degli studenti dovessero risultare inferiori al numero delle biciclette disponibili, il bando potrà essere esteso anche ad altri soggetti.
Il progetto “E-bike 0” nasce nel 2012 per volontà del ministero dell’Ambiente ed in accordo con Anci e Ducati Energia Spa. In tale occasione il ministero mise a disposizione 1000 biciclette da distribuire ai vari Comuni italiani per l’opportuna sperimentazione di 18 mesi. L’Ente Capoluogo dell’Umbria ottenne, partecipando al bando, 30 biciclette, ubicate presso le tre rastrelliere sopra citate. Con decreti del novembre 2014 e novembre 2015 il ministero ha deciso di prorogare il progetto mettendo a disposizione dei Comuni le rastrelliere e le biciclette non utilizzate.

“L’Amministrazione comunale di Perugia  - spiegano dal Comune - ha aderito a questa ulteriore proposta, in considerazione del fatto che il progetto tende a rafforzare ed integrare le azioni di mobilità sostenibile, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico e la congestione derivante dal traffico veicolare. Insomma un modo per diffondere la cultura della mobilità sostenibile, favorendo ed incentivando l’utilizzo dei mezzi di trasporto ad impatto ambientale nullo”. Le biciclette a pedalata assistita sono realizzate con una tecnologia avanzata, comprensiva di un sistema KERS per il recupero dell’energia cinetica in fase di frenata; inoltre sono dotate di appositi sensori in grado di misurare i valori di alcuni fattori ambientali come ossidi di azoto, monossido di carbonio e ozono e di un sistema GPS in grado di monitorarne gli spostamenti giornalieri.

Peraltro “la sistemazione delle biciclette nelle apposite rastrelliere consente, oltre alla normale ricarica delle batterie, l’acquisizione dei dati ambientali rilevati che vengono trasmessi al portale di Ducati energia accessibile ai Comuni partners onde valutare la qualità dell’ambiente urbano”. Il proseguimento e potenziamento della sperimentazione nel Comune di Perugia sono motivati dal fatto che, oltre all’esito positivo della prima fase (maggio 2014-dicembre 2015), il progetto si inerisce nell’ambito di una programmazione complessiva di politiche sulla mobilità sostenibile. Il riferimento è al programma “Perugia smart city” al cui interno vi sono la linea progettuale denominata “Università in bicicletta” e l’azione, sviluppata di concerto con l’Ateneo, denominata “Adotta una bici”, ma, altresì, agli interventi legati ad “Agenda Urbana” ed a quelli connessi alla redazione del nuovo “piano urbano della mobilità sostenibile”.

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