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Raccolta differenziata "lumaca", Marini: "Pronta a commissariare i comuni: ecco il piano"

I dati parlano di territori lontani anni luce da quel 65 per cento previsto dal piano dei Rifiuti. L'ira della Presidente si trasforma in un piano di tre punti da rispettare alla lettera. Obiettivo: nel 2018 il 72 per cento

Pronta a commissariare i Comuni anche se solo per quanto riguarda il settore raccolta dei rifiuti. La Presidente Catiuscia Marini e l'assessore all'ambiente Fernanda Cecchini hanno deciso che tutta l'Umbria, dai singoli cittadini alle amministrazioni comunali, devono aumentare il passo per raggiungere una percentuale di raccolta differenziata importante e in linea con il Piano dei Rifiuti regionale. Una presa di decisione importante dopo che i dati hanno ribadito che non tutti i territori corrono alla stessa velocità: benino l'Altotevere, bene il perugino-trasimeno-media-valle-tevere, male Foligno-Valnerina, malissimo Terni-Narni-Orvieto. 

La Presidente Marini è stata chiara sul primo provvedimento da mettere in campo a brevissimo: entro la fine di marzo in tutti e 92 Comuni umbri dovrà essere effettuata la raccolta differenziata domiciliare. Altrimenti sarà la Regione, anche attraverso commissari ad acta, a provvedere per arrivare a un  risultato omogeneo su tutto il territorio regionale. E la formula questa per consentire una crescita importante della differenziata. 

"L’incremento del 60% entro il 2016 è raggiungibile, come dimostrano i risultati conseguiti già oggi in Comuni anche di grandi dimensioni e la media regionale che già supera il 50 per cento": ha ribadito la Presidente. La tabella di marcia da rispettare è questa: entro il secondo semestre 2016 si dovrà arrivare in ogni Comune a una raccolta differenziata non inferiore al 60%, che salga ad almeno il 65% nel 2017 fino a raggiungere nel 2018 una quota non inferiore al 72,3 per cento. Il Piano della marini prevede altri due importanti interventi: la tariffa personalizzata e il gestore unico con l'entrata in vigore dell'Agenzia regionale per tutta l'Umbria. 

Dati choc sulla differenziata in Umbria: i migliori e i peggiori comuni in Umbria

LA TARIFFA PERSONALIZZA - Al fine di aumentare la quota dei rifiuti indifferenziati da avviare a processi di recupero/riciclaggio così da ridurre le quantità di rifiuti indifferenziati da smaltire in discarica, viene sostenuto il passaggio a sistemi di tariffazione puntuale che consentano il riconoscimento dell’utenza, la quantificazione dei rifiuti effettivamente conferiti e la modulazione della tariffa per la gestione dei rifiuti in forma differenziata.

Con un successivo atto, nei limiti delle risorse disponibili, verranno  stabiliti i criteri per la concessione di contributi a favore dei Comuni che abbiano conseguito l’obiettivo del 65% di raccolta 
differenziata.

ATTUARE LA RIFORMA - Si accelera inoltre la riorganizzazione della “governance” in materia di rifiuti e servizio idrico: al Presidente del Consiglio delle autonomie locali viene assegnato il termine di 15 giorni dalla data di ricevimento dell’atto regionale per convocare e insediare l’Assemblea dei sindaci dell’Auri, l’Autorità umbra per i rifiuti e l’idrico (istituita con decreto della Presidente della Regione nel settembre 2015 in base alla legge regionale 11/2013), forma speciale di cooperazione tra i Comuni, cui sono conferite le funzioni in materia di servizio idrico integrato e servizio di gestione integrata dei rifiuti già esercitata dagli Ati (soppressi con la stessa legge regionale)

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