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Un'Umbria più pulita? Ci pensa Legambiente con un'iniziativa che coinvolge tutti

Si chiama "Puliamo il mondo" ed è la versione italiana di "Clean Up the World". Una manifestazione, ideata da Legambiente, che ha come unico scopo quello di educare i giovani a rispettare la nostra terra

Bellezza e partecipazione sono il binomio vincente di Puliamo il mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente in collaborazione con la Rai. Da una parte la bellezza dell’Italia, uno dei Paesi più amati e visitati al mondo spesso sfregiato dall’incuria e dai rifiuti; dall’altra l’impegno attivo di tanti cittadini che vogliono rendere più belle e vivibili le città della Penisola. Quest’anno l’appuntamento con Puliamo il mondo sarà per il 26, 27 e 28 settembre: tre giorni duranti i quali molti volontari, tra cittadini, scuole e amministrazioni, saranno impegnati nel ripulire le aree degradate del Paese e fare un gesto concreto a favore dell’ambiente. 

L’azione dei volontari sarà condivisa in tutto il mondo dato che Puliamo il mondo è la versione italiana di Clean Up the World, la più importante campagna internazionale di volontariato ambientale nata a Sidney nel 1989 e portata poi in Italia nel 1993 da Legambiente. Quest’anno in Umbria le protagoniste saranno le scuole: giovedì 25 anticipa la campagna la Scuola media Bernardino di Betto di Perugia che sarà impegnata nel migliorare la zona circostante l’edificio scolastico, ripulendola dai rifiuti e piantando fiori ed erbe aromatiche. Si prosegue poi venerdì 26 con la Scuola dell’infanzia di Badia Petroia a Città di Castello e sabato 27 al Campo del Sole di Tuoro sul Trasimeno con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Dalmazio Birago.    

Altri appuntamenti sono previsti ad Amelia, Arrone, Montone, Piegaro, San Venanzo, Spoleto, Sellano, Stroncone. I programmi specifici degli eventi attivati in Umbria e i referenti locali sono consultabili sul sito https://www.puliamoilmondo.it. “In Umbria c’è ancora molto da lavorare sul fronte della raccolta differenziata – dichiara Legambiente Umbria – infatti sono solo quattro, Giano dell'Umbria, Torgiano, Monte Castello di Vibio ed Umbertide, i comuni entrati nella classifica dei 1328 comuni “ricicloni” italiani che hanno superato il 65% di rifiuti destinati alla raccolta differenziata, come previsto dalla legge. Occorre un maggiore impegno da parte della Regione e dei comuni umbri per ridurre i rifiuti prodotti, passare al porta a porta spinto su tutto il territorio regionale a cominciare dalla frazione organica, che non può più essere stradale, costruire e rendere più efficienti gli impianti di riciclaggio e diffondere tutte quelle politiche organizzative articolate e flessibili che danno al settore capacità di sviluppo e di adeguamento rapido e indolore alle nuove tecniche e a nuovi stili di vita".

“Iniziative come Puliamo il Mondo – conclude Legambiente Umbria – sono utili per coinvolgere i cittadini e renderli partecipi della gestione dei rifiuti, ma sono anche un’occasione per promuovere tutti insieme azioni per salvaguardare gli spazi della città e l’ambiente in cui viviamo”.

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