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Rifiuti, arrivano i nuovi impianti per riciclare i rifiuti organici

I lavori saranno eseguiti nelle discariche di Belladanza (Città di Castello), Pietramelina (di proprietà del Comune di Perugia) e Casone (Foligno). L'operazione avrà un costo totale finale di circa 36 milioni di euro

Saranno in tutto 7 milioni e 700mila euro i soldi che la Regione Umbria investirà sul trattamento della frazione organica dei rifiuti per aumentare il recupero di materia e ridurre ulteriormente il conferimento in discarica.

I lavori riguarderanno le discariche di Belladanza (Città di Castello), Pietramelina (di proprietà del Comune di Perugia) e Casone (Foligno), ma per permettere la loro esecuzioni sarà necessaria una cifra complessiva di circa 36 milioni di euro.

A Belladanza è prevista la realizzazione di un nuovo impianto di pretrattamento dei rifiuti indifferenziati prodotti nell’Ati 1, oggi trattati nell’impianto di Ponte Rio (Perugia), un nuovo impianto di compostaggio della frazione organica per la produzione di compost e una linea di digestione anaerobica per la produzione di biogas destinato alla valorizzazione energetica. “Il complesso impiantistico di Città di Castello – ha sottolineato Rometti – consentirà all’Ati 1 di essere autosufficiente per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti organici”.

L’adeguamento dell’impianto esistente di Pietramelina consentirà di migliorare le prestazioni impiantistiche in modo da ottimizzare il recupero di materia attraverso il compostaggio per la produzione di ammendante compostato da utilizzare in agricoltura. Consentirà, inoltre, di realizzare nuove strutture allo scopo di condurre il processo di trattamento dei rifiuti organici in ambiente controllato e l’implementazione dei sistemi di captazione e trattamento delle emissioni in grado di abbattere nell’ambiente circostante le emissioni di odori, sia nelle fasi di ricezione dei rifiuti che in quelle di processo.

L’intervento previsto all’impianto di Casone (Foligno) consiste nel potenziamento dell’impianto di compostaggio dei rifiuti organici esistente e nell’introduzione di una linea di biodigestione anaerobica per la produzione di biogas e la successiva raffinazione a biometano che potrà essere utilizzato nella rete della “Vus”, la società che gestisce il servizio nella Valle Umbra Sud, e per l’alimentazione dei mezzi per la raccolta dei rifiuti.

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