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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gli italiani faticano con l'inglese, ecco perché

Una proposta didattica che fa innamorare della lingua inglese i giovanissimi studenti: così l'hanno pensata a Perugia, alla Belt School, operativa in città dal oltre 30 anni

Parlare l'inglese è fondamentale, lo sanno ormai tutti. Eppure in Italia meno del 20% dei giovani diplomati sa parlare questa lingua in modo fluente. Secondo i dati riportati da Education First e AlmaDiploma relativi al livello di conoscenza della lingua inglese, il nostro Paese è il 26esimo in Europa su un totale di 35 considerati.

“Il problema nasce dal fatto che in Italia il metodo di insegnamento della lingua straniera nelle scuole è inadeguato e si inizia a studiare lingue tardi rispetto agli altri Paesi”, affermano dalla Belt School di Perugia, scuola di lingue con esperienza trentennale, specializzata nella didattica dell’inglese.

“Non basta infatti calare dall’alto i contenuti o utilizzare strumenti come LIM e video per coinvolgere di più i giovani studenti nell’apprendimento dell’inglese - spiegano - ma è necessario partire dai contenuti, curando la didattica e personalizzandola su ogni studente: questo è per noi della Belt School una missione”.

I numeri dell'esperienza

La rpoposta didattica di Belt School si fonda su 32 anni di attività ininterrotta. Qui lavorano un totale di 20 insegnanti madrelingua o bilingue, di cui cinque impegnati nel doposcuola (ogni docente è specializzato su un ambito disciplinare specifico).

La media totale è di 300 allievi all’anno, più quelli dei PON (programma operativo nazionale) offerti in vari istituti scolastici in tutta la regione, per un totale di 2520 ore di lezione con i corsi di lingua, ai quali si aggiungono 500 ore di PON in vari istituti scolastici della regione.

Ma il vero punto di forza sono le 700 ore di doposcuola.

L’innovativo Doposcuola internazionale unico in Umbria

Il punto di forza posseduto in Umbria solo da Belt School Perugia, che sta gettando le basi per diventare una scuola internazionale a tutti gli effetti. è il Dopo Scuola Internazionale.

Dal 2020 è nato infatti  l’After School Club, un doposcuola in cui oltre al classico aiuto compiti, i bambini affrontano giornalmente una materia diversa in lingua inglese, con approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning, l’insegnamento di contenuti in lingua straniera) e con la metodologia Learning by Doing.

Bambini e ragazzi sono coinvolti in pomeriggi tematici su varie discipline: un vero e proprio College pomeridiano completamente in lingua. La parola d’ordine è sempre “creatività” e l’obiettivo è quello di stimolare interessi per le varie materie affrontate, tutto “a base” di inglese.

Language and art, Drama, Logic Science and technology, Social Studies, Music and Movement sono le discipline proposte dal Doposcuola internazionale.

“In questo modo gli alunni assorbono in maniera naturale contenuti didattici in lingua inglese, apprendendo contemporaneamente espressioni di uso quotidiano e vivendo la lingua giorno per giorno”.

Spazio agli adolescenti con il Teens Camp 

Per questa età così delicata nella crescita di un individuo, Belt School ha individuato modalità specifiche di didattica. Anche per i ragazzi dai 12 ai 15 anni le lezioni di inglese sono organizzate in gruppi di massimo 8 alunni, ma sono gli alunni stessi a scegliere l’obiettivo da raggiungere, guidati dal docente. Lo fanno attraverso attività molto dinamiche e dibattiti su argomenti di attualità che vogliono stimolare il pensiero critico, abituandoli al confronto con opinioni diverse, nel rispetto della propria individualità.


 

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