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Città di Castello: Maria Rita Bracchini confermata vicepresidente di Ean Rete Europea Antibullismo

Alla presidenza della rete è stato eletto il greco Costas Yannopoulos

Maria Rita Bracchini confermata vice-presidente della Rete europea antibullismo (European Anti-bullying Network – EAN). La nomina è arrivata durante l'ultimo incontro, durante il quale c'è stata l'elezione alla presidenza della rete del greco Costas Yannopoulos, fondatore dell’organizzazione ellenica “Smile of the Child” che da anni si batte in difesa dell’infanzia.

Si è celebrata on line l’assemblea generale della Rete europea antibullismo EAN, il primo organismo europeo ad occuparsi esclusivamente di promozione di politiche per il contrasto del bullismo a scuola e nella comunità.

Ean riunisce organizzazioni, autorità pubbliche e istituzionali, rappresentanti del mondo accademico e professionisti attivi nel campo della tutela dei minori e dei diritti dei ragazzi. Per l’Italia ne fanno parte la Fondazione Carolina Picchio e Telefono Azzurro, oltre alla Fondazione Hallagarten-Franchetti che ne è anche socio fondatore. Con sede a Bruxelles la Rete ha attivato in questi ultimi anni un'attività importante di lobbying nei confronti dei governi europei volta a promuovere la creazione di leggi nazionali al fine di mettere a disposizione del sistema scolastico strumenti operativi per contrastare il bullismo.

Nell’incontro è stato chiesto  a Maria Rita Bracchini, responsabile dell’area di ricerca europea della Fondazione Hallagrten- Franchetti, di fare il punto sull'attuazione del piano strategico per la promozione di politiche europee antibullismo. La Bracchini ha sottolineato come il bullismo e la sua versione online, “cyberbullismo”, sono in crescita spaventosa anche a seguito della recente  pandemia che ha senz'altro accentuato gli elementi principali di crescita di questo inquietante fenomeno. Da un sondaggio svolto nell'ambito del progetto di ricerca Safer, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dalla Fondazione Villa Montesca assieme alla Giunti editore e al Dipartimento di Psicologia dell'Università di Firenze, emergono alcuni elementi piuttosto preoccupanti: un numero elevatissimo che sfiora il 20% di ragazzi e di ragazze ha sperimentato un attacco volto a lenire la propria onorabilità in rete, oltre il 30% dei ragazzi è stato oggetto di attacchi che possono essere configurati come bullismo.

“Può la scuola contrastare questo fenomeno?”. La risposta non è semplice ma senz'altro non può prescindere dalla disponibilità di strumenti giuridici nuovi e più sofisticati che vadano aldilà della semplice applicazione dei codici penali dei vari paesi europei. In questi anni la Bracchini ha incontrato molti esperti e rappresentanti politici di molti paesi europei, con i quali assieme alla rete EAN ha cercato di fare il punto dell'attuazione delle varie politiche nazionali. Purtroppo risultato di tutti questi incontri è che ancora la lotta al bullismo è affidata a strategie spesso inadeguate e limitate, con altrettanto inadeguate e limitate risorse economiche a disposizione.

Emerge inoltre un altro problema che deriva dall’estrema differenza di approcci fra i paesi membri della UE. “Ma - sottolinea la Bracchini - il cyberbullismo non ha confini. È proprio per la sua natura virtuale e pervasiva che può essere contrastato in maniera più efficace con un approccio coordinato fra i diversi paesi”.

L'Assemblea della rete europea, proprio considerato il grande lavoro che resta ancora da fare nella promozione di politiche europee integrate contro i bullismo, ha chiesto a Maria Rita Bracchini di dare la sua disponibilità per essere confermata nella carica di vicepresidente: si tratta del suo terzo mandato. Nel corso di questi quasi otto anni di lavoro ha potuto sperimentare, ci dice, come l'esperienza le ha consentito di condividere due diverse emozioni. La prima è stata la soddisfazione per i risultati ottenuti e per l'importante rete europea internazionale che ha potuto costruire grazie ad Ean; racconta però anche una sensazione di difficoltà perché, nonostante i grandi sforzi fatti in questi anni, il bullismo è tutt'altro che in decrescita. Questo non deve fermare gli esperti, gli operatori e tutto il mondo della scuola a continuare ad impegnare risorse umane nell’importante azione di prevenzione. Perché, come tutti i mali sociali gravi, la prevenzione resta la prima strategia anche se senz'altro la più faticosa, dove i risultati si vedono in tempi lunghi.

Il presidente della Fondazione Angelo Capecci ha espresso la propria soddisfazione e il proprio augurio per un altro mandato proficuo, dicendosi orgoglioso a nome dei consigli della Fondazione e sottolineando che si tratta di un ulteriore elemento che testimonia la grande tradizione educativa di Villa Montesca. Alla presidenza della rete è stato eletto il greco Costas Yannopoulos (nella foto insieme a Maria Rita Bracchini), fondatore dell’organizzazione ellenica “Smile of the Child” che da anni si batte in difesa dell’infanzia.

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