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LIBRI - Un volume di Fedora Boco per riscoprire la storia dimenticata delle maioliche di Monteluce

Un volume per ricostruire le vicende di una manifattura d'arte impiantata nel cuore della città nel secolo scorso. La presentazione giovedì 31 marzo all'Accademia di belle arti

“Le maioliche di Monteluce” è un volume che contribuisce a ricostruire, e riscoprire, la storia di una manifattura perugina sconosciuta ai più.

Fedora Boco, insigne studiosa della storia cittadina e divulgatrice della bellezza custodita dalla città di Perugia (nonché già valente bibliotecaria dell’Accademia di belle arti di Perugia), con una scrittura elegante, accademica nel puntiglio della ricerca e con un taglio narrativo che si avvicina al thriller giudiziario, ripercorre, passo passo, le vicende che portarono alla nascita, allo sviluppo, con la conquista di ampie fette di mercato e, infine, alla chiusura di questa importante industria nata nel cuore di uno dei quartieri storici di Perugia.

Dieci anni, dal 1921 al 1931, sono segnati da una rapida ascesa dei prodotti della Società Anonima Umbra Maioliche Monteluce, fondata per la produzione di maioliche artistiche, stovigliame d’uso comune e altri oggetti smaltati in terracotta, dal conte Alessio Conestabile della Staffa, l’ingegnere Giacomo Antonucci, don Giovanni Sodini, il notaio Alberto Tei e l’ingegnere Antonio Fuortes.

La fabbrica ebbe un avvio veloce e visse un’attività frenetica, richiamando artisti e maestri d’arte, dando vita a una maiolica molto apprezzata a Parigi, Londra, Bostone, New York e Rio de Janiero.

Nel volume trovano ampio spazio le vicende relative al marchio e alla lite giudiziaria tra la Saumm e Adolfo Gnocchietti. Vicenda che si estende anche all’uso degli spazi di fabbrica.

Una causa giudiziaria che, di fatto, porterà alla chiusura della manifattura, il 15 ottobre del 1931, anche per cause legate al mercato italiano ed estero.

Il volume di Fedora Boco restituisce, quindi, anche grazie ad un ricercato apparato fotografico, questa vicenda con dovizia di particolari, tutti da scoprire leggendo “Le maioliche di Monteluce”, stampato da Fabrizio Fabbri per conto dell’Accademia di belle arti di Perugia (Abapress, 110 pagine, 20 euro), con il patrocinio dell’Università degli Studi di Perugia e la Camera di Commercio.

La presentazione del volume è in programma giovedì 31 marzo, alle ore 16, all’Accademia di belle arti, Sala dell’Ercole Farnese, alla presenza dell’autrice, con Mario Rampini, presidente Aba Perugia, Giovanni Manuali, conservatore dei beni Aba, Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio, Michele Toniaccini, sindaco di Deruta, Franco Cocchi, ceramologo, Maurizio Tittarelli Rubboli, ceramista e conservatore del Museo Rubboli.

L’ingresso è consentito con green pass e mascherina.

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