Villa Solomei. Un Festival mini nei tempi e maxi nella qualità
La crisi coronavirus lo ha ostacolato, ma non impedito. Federica e Brunello Cucinelli non hanno voluto interrompere la tradizione
Villa Solomei. Un Festival mini nei tempi e maxi nella qualità. La crisi coronavirus lo ha ostacolato, ma non impedito. Federica e Brunello Cucinelli non hanno voluto interrompere la tradizione, decidendo comunque di proporre solo tre eventi, e a ranghi ridotti, ma di robusti requisiti. Concentrandoli in un solo giorno.
Al teatro, alle 17:00, sul palcoscenico Fabio Ciofini e Silvia Paparelli (foto) a spiegare la ratio e anticipare i contenuti del primo evento in programma.
Un concerto, chiamato “Musica dal mondo”, proposto dal cantante ternano Francesco Antimiani col pianista Paolo Piubeni, una coppia straordinariamente affiatata, addirittura complice.
L’evento si è dipanato con gradevolezza e con una buona dose di cultura, proposta in modo piacevole e non pedagogico. Ogni singolo brano è stato introdotto con la lettura del testo, al fine di coniugare musica e contenuti. Operazione che ha consentito di squadernare spaccati storici e antropologici dei Paesi del vecchio e del nuovo continente.
Storia e storie tra Ottocento e Novecento, generi dalla tradizione classica a quella popolare: un viaggio che ha toccato l’Italia e la Francia, il Brasile e l’Argentina, la Germania e gli Stati Uniti, chiudendo in napoletanità. Un bis dedicato ad Astor Piazzolla di cui, proprio il 4 luglio, ricorre l’anniversario della scomparsa.
Piubeni è un pianista di formazione classica che si trova perfettamente a proprio agio con la musica leggera e il jazz. Arrangiatore originale e compositore, affianca egregiamente Francesco Antimiani, performer dotato di una gamma molto ampia di risorse vocali e attoriali. Il suo modo di proporsi, con ricercata semplicità, è dote dei grandi artisti. Che dànno a vedere talento senza esibirlo. Con competenza e generosità.