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Martedì, 16 Aprile 2024
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Un motoraduno con destinazione Perugia per dire basta alla violenza sulle donne: bikers da tutta la regione

Sono arrivate e arrivati da tutta l’Umbria nonostante il  tempo piovoso  e il freddo pungente.  Da Città di Castello, Foligno, Umbertide, Magione, Perugia, Arrone e Terni per essere in piazza ancora una volta contro la violenza sulle donne.  Donne e uomini, motocicliste e motociclisti, enduristi, harleyisti, stradisti, guzzisti, ducatisti con moto d’epoca e non, in auto e in furgone, rappresentanti e presidenti di associazioni che si occupano delle donne, che lavorano per le donne e che decidono di fare rete perché insieme si va piu lontano e si salvano vite.  

I bikers ricevuti in sala della Vaccara a  Perugia dall’ Assessore alla sicurezza e alla protezione civile Luca Merli e a Magione dall’Assessore alle attività produttive Silvia Burzigotti, hanno potuto raccontarsi e sentirsi più uniti nella lotta contro la violenza di genere, contro gli stereotipi, contro le violenze psicologiche, contro un isolamento incrementato anche dalla pandemia che non ha certo aiutato le vittime piu deboli. 

Secondo l’Articolo 1 della Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne, emanata dall’Assemblea Generale nel 1993, la violenza contro le donne è “Qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”. Le motocicliste non né sono esenti, anzi in un mondo molto maschile hanno dovuto, con fatica, farsi largo anche le varie discipline sportive per avere dei riconoscimenti e degli spazi. Ancora oggi la donna motociclista viene raffigurata come una icona sexy sopra una moto e non come una donna che guida una moto con le stesse modalità e facoltà di un uomo.

Le bikers umbre non avevano in piazza le scarpe rosse, simbolo  in tutto il mondo della denuncia delle vittime di femminicidio ma avevano palloncini, guanti rossi, avevano le loro moto, i loro visi sorridenti, le loro storie di moto e di “principesse altre” tutte da raccontare.   

L’ evento che si è tenuto anche in altre città italiane dalle Centaure On the Road è stato patrocinato dal Comune di Perugia e d quello di Magione e ha visto la presenza dell’associazione Moto Turismo Umbria, rappresentata dalla Presidente Simona Cortona e Stefano Mori, da Francesca Forte rappresentante del gruppo umbro Centaure On the road,  da Roberto Gavarini presidente del  Ducati Club Perugia, da Eros Celaia presidente del Motoincontro Fabio Celaia, dal Motoclub Ducati Scrambler Umbria, dal Moto Guzzi Club Aquile del Trasimeno, da Lelli Noemi responsabile della Commissione Femminile del Motoclub Racing Terni, da un folto gruppo di bikers del Perugia Chapter Italy,  da Andy Joe di Liberamente Donna,  da Eleonora Giannelli di Donne Insieme di Umbertide,  da Giuli Maria Vittoria de La forza delle donne Uil Valnerina e da  Emanuela Splendorini de La Borsa delle donne. 

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