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Diario di Piazza di UJ del 10 luglio, la "felicità" della Molinari e il genio dei Quintorigo

Non sono maggioranza ad Umbria Jazz, ma le voci femminili da incanto non mancano certo: è il giorno della bellissima e bravissima Simona Molinari al Santa Giuliana. Ma il 10 luglio è il giorno per riscoprire quei musicisti perfetti che formano i Quintorigo...

Si parla troppo spesso di donne, ormai, in circostanze di femminicidi e violenze domestiche, e molto poco per il loro contributo artistico o culturale, di solito appannaggio dell’universo maschile. Eppure, l’artisticità femminile ha radici antiche; non sono casi isolati grandi libri o bellissime tele per mano di donne, peregrinate in un lungo esilio dal mondo culturale, e state costrette a scrivere, o dipingere sotto pseudonimi maschili. 

Ovviamente le cose oggi funzionano diversamente, ma se la cronaca rende verità di violenze alle donne fin troppo parlate, noi di Perugia Today vogliamo renderle giustizia sotto il profilo musicale, saggiandone solo la portata artistica. Non sono moltissime le presenze femminili ad Umbria Jazz 2013; basta però pronunciare il nome di Diana  krall, Gal Costa, Dee Dee Bridgewater, Cecile McLorin Salvant, Simona Molinari, per testare che la qualità, non è sinonimo di quantità.

Un piccolo ventaglio in rosa di musicalità non omogenee tra loro, e per questo, sintomo di un riconoscimento dovuto a quel viaggio ricco di declinazioni e sounds che ogni animo femminile apporta a questa speciale edizione di Umbria Jazz. Diana Krall era agli albori della sua carriera quando, nel lontano 2006, tenne l’Arena Santa Giuliana col fiato sospeso davanti all’eleganza di una bionda eterea seduta al piano, deliziando pubblico e critica con la sua raffinatissima voce, cara alla tradizione crooner di Nate King Cole. 

Si è ripresentata 7 anni dopo, ad aprire i battenti del quarantesimo anniversario della Kermesse, con la classe di sempre, ma con una maturità tale da potersi discostare, per un attimo, dal ritmo prettamente jazz degli inizi, senza tradire se stessa. Ci è piaciuto “Glad Rag Doll”. Altra straordinaria paladina di questo “festival rosa”, radiosa come i colori carioca del suo Brasile, è Gal Costa che si esibirà domenica 14 Luglio sul palco del Santa Giuliana. Una storia, la sua, percorsa dal ritmo selvaggio della terra d’origine, Salvator de Bahia, in cui è nata, e per cui ha cantato a squarciagola fino a plasmarsi anima critica di un Brasile culturale più moderno.  Ha asservito le sue straordinarie doti interpretative, ai brani di Gilberto Gil contribuendo a portare la sua musica in tutto il mondo. 

Sarà invece una nuova promessa del Jazz internazionale, Cecile Mclorin Salvant, la special guest per il concerto di Winton Marsalis con la Jazz at Lincon Center Orchestra, in programma per giovedì 11 Luglio. Una scommessa da ascoltare. Ma è per stasera, l’appuntamento femminile con ben due concerti; Simona Molinari e Dee Dee Bridgewater. 

Un bel tributo alle interpretazioni di queste due donne dalla musica nelle vene; la Molinari, giovanissima vocalità partenopea, con all’attivo la partecipazione a SanRemo e una buona credibilità nel panorama degli addetti al lavoro, presenterà il suo nuovo show “La felicità in Tour”, con tutta la travolgente carica di cui è capace. È si, perché lei è una di quelle starlette musicali che sul palco ci sa stare; balla, canta, si diverte. Ed ha una voce potente. Stesso palco, stessa serata, ed anche stesso palco di Sanremo per Dee Dee Bridgwaters. La Bridgwater, classe 1950, evoca sentori di un vecchio Jazz ormai sepolto negli album della grande memoria, la sua straordinaria voce, è un po’ Sarah Vaughen, un po’ Billie Holiday, eppure, il suo timbro è unico. Ricorda i passaggi dei registri blues di una Ella Fitzgerald cantata da un 
grammofono, una delle ultime eredi delle grandi voci jazz. 

CONSIGLIATO PER VOI - Un altro nome importante spicca tra le vette di Umbria Jazz, omaggiando, ancora una volta, la nostra italianità d’autore.  Al Teatro Morlacchi, vedremo i Quintorigo esibirsi, in uno speciale appuntamento per questa storica formazione nata negli anni 90 dalla passione per diversi stili musicali, funky, jazz, pop, riuniti dall’eleganza degli arrangiamenti e dai suoni melodici di questa atipica band. Se pensavate che i Quintorigo fossero soltanto “Nuvole e fuliggine, andatevi ad ascoltare  “Quintorigo play Mingus”, toccante diario dedicato al rimpianto contrabbassista Charles Mingus, e consacrato a miglior album jazz dall’autorevole mensile specializzato Musica Jazz.

IN VETRINA - Ore 21, 30, Arena Santa Giuliana: Simona Molinari, accompagnata dalla Mosca Jazz Band, avrà una special Guest di alto livello: il musicista Franco Cerri, Il chitarrista Jazz italiano per antonomasia Stupefacente quanto la musica renda giovani a 87 anni.

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