rotate-mobile
Eventi

L'altra Umbria Jazz lontana dai riflettori: tra musicisti di strada che girano di piazza in piazza

É anche questo la magia degli artisti di strada che accompagnano il nostro cammino per Umbria Jazz, la capacità di evocare un meraviglioso viaggio a ritroso nel tempo. Viaggio nell'altra Umbria Jazz...

Birre ghiacciate dentro bicchieri di plastica, consumate in fretta per non sprecarne la dissetante freschezza; passo lento e timoroso, quasi per paura di correr troppo e perdersi qualcosa di quello che si muove attorno. Ventosa brezza che allevia l'afa pomeridiana sulla pelle salata e truccata. Luci elettriche un po' timorose, vapori estatici provenienti dalle bocche degli strumenti a fiato che ci chiamano per le strade della città. 

Ed ecco apparire un  profilo sbiadito, uscito da un  un vecchio film degli anni 30, sulle scale di un palazzo in via della Viola. La folla avanza, accompagnata dallo swing del sassofono, ed è come se ,marciasse dentro un labirinto stregato. Un sottile piacere erotico fuoriesce dalle vibrazioni dello strumento, teso a sublimare il lieto divenire di una tromba, a pochi cm di distanza,  e la mente torna a Glenn Miller, a Benny Goodman,  ai caffè concerto dei salotti europei, a quell'idealizzazione di un passato d'oro che non sarà più. 

É anche questo la magia degli artisti di strada che accompagnano il nostro cammino per Umbria Jazz, la capacità di evocare un meraviglioso viaggio a ritroso nel tempo, per riascoltare quelle sonorità ora un po' appassite dai byte di I Tunes, quella fruizione diretta, senza mortificazioni di schermi del pc che è la musica dal vivo. L'ascolto diretto ha qualcosa di imprescindibile dall'intonazione di un tema, è la gioia per l'orecchio umano di cogliere tutti i colori delle frasi musicali, e non occorre essere un addetto ai lavori per saggiarne la fruibilità. 

L'improvvisazione è un altro grande mood di questo genere di rappresentazione, non si arriva a suonare per strada con una scaletta predefinita, ma ci si affida al proprio background artistico per svelare ogni giorno qualcosa di nuovo, che il pubblico non si aspetta, e che non si aspettano neanche loro. Ci siamo fatti una bella chiacchierata con Tony (si fa chiamare così),che  vaga per le vie di Umbria Jazz da qualche anno, si affida alla sua chitarra e al suo fedele compagno, amico e suonatore di tromba, per riportare in auge gli sperimentali suoni del free Jazz.

“La bellezza del suonare per strada è che non sai mai cosa possa succedere”, Perchè questa scelta? Vengo dal circuito chiuso del Conservatorio di Roma, è la che mi sono formato. I rigidi schematismi accademici mi hanno sempre annoiato, non mi interessava avere un pubblico snob e a pagamento che venisse a sentirmi suonare, cercavo qualcosa di nuovo. Anche se non sapevo cosa. La passione per il Jazz l'ho ereditata da mio padre, grande amante del genere, possedeva una rara collezione di vinili di Duke Ellington, Art Tatum, Billie Holiday. Passavo ore a suonarci sopra con la chitarra.

Poi, un giorno, lo switch. Chiedo al comune di Roma la liberatoria per poter suonare per strada, e parto. Tutta l'estate in giro per le piazze d'Italia, nei borghi dei centri storici, mai però dentro locali. Questo perchè dai più libertà al pubblico di ascoltarti, che, se decide di farlo, ha compiuto una scelta, ha deciso di seguire, anche se per un attimo, quello che sai fare. Alla fine diventa una ragione di vita; hai bisogno dell'aria, della gente, di una folla democratica che non ha suddivisioni in classi o gusti, è multiforme. Dal bambino che balla, all'indiano che non capisce una parola d'italiano, dall'intenditore, al semplice curioso, riesci a portare la musica a tutti. Questo è ciò che rappresenta per me”. 

E allora lasciamolo alla sua aria e alla sua gente, aspettando il timido passo di un bambino che accenna una danza. Il vento che trascina le note verso posti segreti e lontani, la notte che placherà i tormenti di qualche animo ribelle grazie all'effetto catartico del Jazz. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'altra Umbria Jazz lontana dai riflettori: tra musicisti di strada che girano di piazza in piazza

PerugiaToday è in caricamento