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Ennesimo successo per l'Antifestival X: al lavoro per la prossima edizione

Oltre 40 band sul palco e più di 20mila presenze in dieci giorni di manifestazione

Cala il sipario ed è tempo di bilanci. Le aspettative sono state confermate, l’Antifestival fa centro. La cometa della decima edizione, che si è conclusa domenica 2 luglio al campo sportivo Cannaiola di Trevi sulle note dei Pink Floyd, lascia una scia indelebile di buona musica e creatività. Oltre quaranta le band sul palco e più di ventimila le presenze. Sono questi i numeri di una manifestazione che non intende fermarsi, ma che continua a sperimentare e a crescere di anno in anno. Ed è così che per il suo decimo compleanno l’Antifestival ha dato vita ad un’onda di concerti realizzati da artisti con stili diversi, che hanno richiamato un pubblico numeroso da tutta la regione.

La partecipazione sia di giovani che di adulti e i commenti entusiasti, riscontrati anche sui social, fanno registrare un gradimento trasversale, che non può far altro che rendere orgogliosi gli organizzatori. “Siamo davvero soddisfatti – commenta Gianluca Siena, presidente dell’Antifestival –. Una risposta di questa portata da parte del pubblico, dopo dieci anni di festival, vuol dire che stiamo proseguendo sulla strada giusta, considerando anche i numerosi eventi che ci sono in questo periodo in tutta la regione”. Ad alternarsi sul palco sono stati gruppi emergenti del panorama nazionale come i Canova, che hanno richiamato un gran numero di persone, e band note ed affermate come i Nobraino. Ma anche i Sei Ottavi, tribute band di Rino Gaetano, oramai ospiti immancabili della manifestazione, e i Drunk Side, che hanno chiuso il cartellone degli eventi con un tributo ai Pink Floyd riproponendo i brani di The Wall, considerato uno degli album più importanti della musica rock. Tra gli eventi che hanno riscosso maggiore successo anche la serata con ospite dj Ralf, a cui hanno partecipato oltre duemila persone. Protagonista indiscussa dei dieci giorni di manifestazione è stata dunque la musica, accompagnata da estemporanee ed esposizioni.

La pioggia non poteva quindi fermare l’Antifestival. Nonostante il maltempo di venerdì 30 luglio, infatti, gli organizzatori sono riusciti a far suonare anche gli Zen Circus, spostando la serata al Supersonic Music Club di Foligno, così da non deludere le aspettative di quanti avevano già acquistato il biglietto per il concerto. Se i risultati di questo tsunami creativo sono evidenti è anche grazie alla formula scelta, ossia quella dei concerti ad ingresso libero che si alternano ad altri per cui è previsto un piccolo contributo. “Ogni anno – sottolinea a tal proposito Gianluca Siena – il festival riesce ad innalzare il livello musicale. Il riscontro di pubblico ci stimola a ripartire con le energie giuste e proprio per questo – aggiunge - ci metteremo subito al lavoro per la prossima edizione. Abbiamo già qualche idea in cantiere, che speriamo possa realizzarsi. L’obiettivo principale – conclude – è quello di organizzare concerti di qualità”.

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