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Tra natura e animali a Città della domenica ‘si nasconde’ un buttero

Pierangelo Loreti, ‘100% maremmano’, lavora nel parco perugino da dieci anni. L'amore per natura e animali lo accompagna fin da bambino

Prendersi cura di 200 animali di diverse specie, 365 giorni all’anno, non è solo il suo lavoro ma la sua passione divenuta ormai una missione: Pierangelo Loreti è l’allevatore responsabile degli animali del parco perugino di Città della Domenica, dove da dieci anni si dedica anche alle piccole manutenzioni che questo richiede, dalle riparazioni dei recinti alla costruzione di ricoveri per gli animali, dal controllo degli impianti dell’acqua a quello dei mezzi meccanici che servono per portare avanti le attività della struttura ideata e realizzata alla fine degli anni ’50 da Mario Spagnoli, figlio di Luisa.

Perugino di adozione, Loreti si definisce ‘100% maremmano’ e di quel territorio, della sua fanciullezza trascorsa a lavorare nei campi e ad accudire gli animali nel podere di famiglia a Pomonte di Scansano (Grosseto), ne custodisce il ricordo e ne ha fatto le basi su cui poggia la sua esistenza, tra natura e animali, appunto. L’incontro con Mariella Spagnoli, titolare di Spagnolia, società proprietaria di Città della Domenica, figlia di Mario e nipote di Luisa, avviene quasi per caso nel 2011, a Sinalunga.

Qui Loreti possedeva una ditta che si occupava di giardinaggio e manutenzione del verde, dopo esser passato per diverse esperienze come guida nel turismo equestre, istruttore di equitazione, allevatore e domatore di cavalli e, da buon maremmano, essere stato un ‘buttero’ ovvero un mandriano a cavallo con il vanto di avere avuto tra i suoi maestri il celebre Italo Molinari.

“Alla base del mio lavoro – ha raccontato Loreti – c’è l’amore per gli animali, non potrebbe essere altrimenti. Ogni mattina, dalle 6, comincio il mio consueto giro insieme a due collaboratori, per assicurarci che tutti gli animali stiano bene. Ci sono talmente tante esigenze, dovute alla diversa specie, razza, età e comportamento, che bisogna avere davvero tanta pazienza e devozione per questi esseri viventi. Il nostro compito è offrire loro un corretto nutrimento, controllare il loro stato di salute e, quando si rende necessario, richiedere l’assistenza di un veterinario. È un lavoro molto impegnativo, che non conosce stagioni o condizioni atmosferiche. Va fatto sotto il sole, la pioggia e senza tralasciare nessun dettaglio. Solo per controllare gli zoccoli di tutti i cavalli e gli asini ci vogliono tre giorni. L’impegno è tanto ma ripagato dall’amore che gli animali riescono a trasmettere, anche i più impensabili come i lama. I lama, che a me stanno particolarmente a cuore, sono animali schivi, non affettuosi in genere, e forse è proprio per questo che quando arriva una piccola attenzione da parte loro è motivo di soddisfazione”.

“Ogni giorno è una soddisfazione – ha aggiunto Loreti –. Assistere alla nascita di un animale, vederlo crescere sano, notare come impara a fidarsi dell’uomo e a comunicare, curarlo quando sta male e vederlo guarire, come è successo con un vitellino da latte che non riusciva ad alzarsi per problemi muscolari e abbiamo dovuto dare noi il colostro, finché non si è rimesso in piedi. O come con Pierino, un bufalo salvato dal macello che quando è arrivato da Cecina pesava 100 chilogrammi. Adesso ne pesa 800 e quando ci vede ci segue come un cagnolino, ma impazzisce se vede una corda o una siringa, chissà cosa avrà sofferto. Oppure ancora come con Giovannino, un cinghiale di 170 chilogrammi e zanne da 10 centimetri che a dispetto della sua rudezza si fa coccolare e accarezzare come un gattino”.

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