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Giustizia, processi infiniti e paghe irrisorie: "Sfruttati dallo Stato, noi giudici onorari precari a vita"

"Se necessario torneremo a Roma  a protestare contro un decreto legislativo che riteniamo iniquo e che mortifica il nostro lavoro, sottopagato, ed equiparabile ai voucher".  Così l’ avvocato  Federico Fiore, Giudice onorario presso la seconda sezione del Tribunale civile di Perugia, intervenuto  nella trasmissione televisiva "Testimonianza dall’Umbria” condotta dal giornalista Mario Mariano ed in onda martedì 20 giugno 2017 alle 21.30 su TEF Channel, canale 12 del digitale terrestre e piattaforma Sky, canale 831. Afferma ancora l'avvocato Fiore: "La gente deve sapere che siamo pagati ad udienza con meno di 100 euro lorde e con una media di due udienze a settimana, e dietro  c'è un lavoro di preparazione e di formazione che noi magistrati  onorari da anni regaliamo allo Stato".

Il dibattito televisivo verte sullo apporto dei  giudici onorari nella gestione della giustizia e dunque nell'interesse dei cittadini.Il decreto legislativo in discussione, e attuativo alla fine di agosto , viene ritenuto da giudici di pace e onorari "ambiguo e contraddittorio , perché da una parte aumenta e di molto la competenza per valore e per materia della magistratura onoraria giudicante, dall’altra, per prevenire la probabile procedura di infrazione da parte dell'Europa, ne ridimensiona l’impegno quantitativo -impegno per due giorni a settimana- e qualitativo ".

La bozza del decreto legislativo prevede anche  la chiamata  di altri nuovi 4000 giudici onorari,che dovranno essere selezionati e formati nel corso dei prossimi anni, con ulteriore appesantimento della macchina organizzativa della giustizia italiana. "Abbiamo il sostegno del Consiglio superiore della magistratura e dei capi di tutte le  Procure di del territorio nazionale - ricorda Loretta Internò, giudice onorario a Perugia- : dovrebbe bastare a sostenere le nostre tesi.A quanti poi eccepiscono che ci è concessa la possibilità di svolgere altre attività, rispondiamo che il tempo per studiare le cause affidateci lascia spazio solo ad una accettabile qualità della vita, perché svolgiamo praticamente attività a tempo pieno. Abbiamo  preparazione e dignità professionale da onorare, ma per lo Stato dobbiamo essere precari a vita, sottopagati e senza alcuna previdenza ".

Rincara la dose sul momento critico in tema di regolamentazione della attività giuridica  l'avvocato Francesco Falcinelli, presidente della Camera Penale di Perugia :" la riforma del processo penale non convince nessuno; anche le associazioni dei magistrati sono critici , ci sono troppe incongruenze, siamo su  fronti opposti con il potere esecutivo sia sulla prescrizione che sull'utilizzo delle intercettazioni, e solo per fare due esempi.Una riforma a costo zero, non potrà cambiare nulla. Perché chi legifera nn si confronta  con chi vive  i problemi della giustizia dal di dentro? Le leggi a tavolino lasciano invariata la situazione ". Un assist ai i giudici onorari arriva anche da Claudia Matteini , consigliere della Corte d'Assise: " Senza il contributo degli ausiliari - sostiene- l'attività della nostra Corte d'Appello non figurerebbe ai primi posti in Italia.Di loro nessun cenno nel decreto legge, non si conosce il loro destino".

Al dibattito partecipa anche Francesca Marruco, giornalista de 'La Nazione', che si occupa da tempo di cronaca giudiziaria :" Chi frequenta tutti i giorni le aule del tribunale ha una visione chiara sull'apporto della magistratura onoraria nella gestione dell'attività giudiziaria.Se con loro i tempi della giustizia sono medio-lunghi, senza sarebbero biblici ". 

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