"Piccoli funerali" apre la Stagione 2022/23 al Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi
Prende il via la Stagione Teatrale 2022/23 del Piccolo Teatro degli Instabili dal titolo “Stato di grazia”, e lo fa con Piccoli funerali, di e con Maurizio Rippa (voce) e con Amedeo Monda (chitarra), una partitura drammaturgica e musicale che alterna un piccolo rito funebre ad un brano dedicato a chi se ne è andato. La Stagione infatti è dedicata a Carlo Angeletti, fondatore del Piccolo Teatro degli Instabili, scomparso 7 anni fa. Una dedica che è un atto d’amore, un regalo e un saluto, realizzato insieme agli spettatori; uno spettacolo commovente e dolcissimo capace di accogliere il dolore e trasformarlo in rinascita. L'appuntamento è per il 24 Novembre alle ore 21.15.
“Piccoli funerali” è stato Spettacolo vincitore alla VI edizione de I Teatri del Sacro - Ascoli Piceno 2019.
Maurizio Rippa, autore e interprete dello spettacolo così ne parla nelle note di regia: “Questo è un lavoro su due sentimenti, uno d'amore, l'altro di odio. Quello che amo: ho iniziato a frequentare un corso di teatro a 18 anni. Più che per vera passione per vincere la timidezza. La passione e l'amore per il teatro sono arrivati subito, ma la timidezza non è andata via. Provare mi piaceva da impazzire, ma esibirmi in pubblico mi provocava ansia e non poco spavento. Nonostante questo non ho mai smesso di “fare” teatro, ma ho escogitato un metodo per eliminare la paura: dedicare quello che faccio sul palco a qualcuno. Dedicare il mio lavoro è diventato il mio segreto, c'è chi fa yoga prima di andare in scena, io dedico il mio lavoro. Amo dedicare!
Quello che odio: odio i funerali. Con gli anni molti affetti sono andati via, parenti, amici cari. Mi sono trovato spesso a funerali di persone che amavo, ed amo ancora, e oltre al dolore per la perdita ho spesso sentito un fastidio: mi sembravano dei modi di salutarli così inadatti a loro, per la vita che avevano condotto, per il loro carattere. Spesso mi sono chiesto come avrebbero desiderato essere salutati, sempre mi sono chiesto quale musica o canzone avrebbe addolcito quel saluto. Ho pensato di affrontare quello che odio con quello che amo. Così è nato Piccoli Funerali. Mi sono venute in mente persone realmente vissute ed altre inventate. Racconto della loro vita, o meglio, la faccio raccontare a loro e dedico ad ognuno di loro una canzone".