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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Teatro Bettona

Bettona ritrova il suo teatro, l'Excelsior entra nel circuito Tsu e lancia la sua stagione

Il cartellone degli eventi di teatro e danza

Il Teatro Excelsior Bettona entra a far parte della rete del Teatro Stabile dell'Umbria. Da giovedì 30 marzo a domenica 7 maggio tre spettacoli per una mini-stagione di teatro e danza. “La definizione di un accordo con il Tsu è il risultato di una scelta consapevole, maturata alla luce della volontà di rilanciare un luogo importante come un teatro attraverso azioni e un metodo di lavoro che guardino al futuro – commenta sindaco del Comune di Bettona Valerio Bazzoffia – Nella scelta della programmazione artistica, l’amministrazione ha deciso di affidarsi a un partner qualificato, quale il Tsu, che possa sostenerla nella promozione ed aprire a nuovi target di pubblico, che sia una garanzia della qualità del prodotto artistico e abbia l’esperienza necessaria a collaborare alla creazione di una identità nel tempo, anche aprendo a progetti futuri. La volontà dell’amministrazione è quella di investire in percorsi che avvicinino il pubblico al teatro in modo consapevole, accessibile, con scelte di alto profilo qualitativo che attestino nel tempo il Teatro Excelsior come una realtà credibile per tutta la regione”.

“Un teatro restituito alla sua città grazie al desiderio condiviso con una comunità, che ne riconosce l’importanza non solo relativa alla memoria storica, legata alla figura del suo fondatore Don Francesco Bianchi, ma anche e soprattutto relativa alla sua valenza sociale e culturale – le parole di Nino Marino – Come direttore del Teatro Stabile dell’Umbria ringrazio l’amministrazione comunale e la Fondazione Perugia per aver lavorato insieme alla riapertura del Teatro, permettendo la realizzazione di questi primi appuntamenti che inaugurano quella che, ne sono certo, sarà una nuova importante Stagione per Bettona”.

Daniela Monni, presidente Commissione welfare di Fondazione Perugia: “Attraverso il Bando Welfare, rigenerazione di centri storici e periferie la nostra Fondazione ha voluto sollecitare azioni di partecipazione della comunità per la valorizzazione di spazi e luoghi che potessero essere non solo ristrutturati ma anche ripensati, condivisi e riscoperti. Quando più punti del territorio tornano a riaccendersi, si accendono non solo le luci di un palco, ma si creano sinergie e collaborazioni. Un arricchimento culturale e di relazioni che va oltre quanto immaginabile dagli stessi progetti”.

Il Teatro Excelsior Bettona ha riaperto le sue porte ed entra a far parte della rete del Teatro Stabile dell'Umbria. Un altro importante luogo, per la città e per la regione, dedicato alla cultura che torna a vivere e ad accogliere il pubblico con una prima mini-Stagione di teatro e danza, organizzata dal Tsu in sinergia con l'amministrazione comunale.

In scena tre spettacoli da giovedì 30 marzo a domenica 7 maggio: Santo Piacere. Dio è contento quando godo di Giovanni Scifoni; Melancholia / Orfeo e Euridice e Sin con le coreografie di Mario Coccetti; Raffaello, il figlio del vento di e con Matthias Martelli.

La riapertura del Teatro Excelsior è avvenuta grazie al sostegno della Fondazione Perugia (nell’ambito del Bando “Welfare - rigenerazione di centri storici e di periferie”) che insieme al Comune di Bettona – e ai partner Circolo Anspi Excelsior e Cooperativa La Goccia – ha individuato nello storico Teatro lo spazio ideale per modellare il progetto “Teatro Anima Viva. La comunità si prende la scena” fortemente voluto dall'amministrazione comunale e destinato a tutti attraverso il processo creativo e partecipato per una nuova vitalità culturale e sociale.

La Stagione

A dare il via al cartellone, giovedì 30 marzo alle 20.45, è l'attore, autore e regista Giovanni Scifoni con il suo spettacolo Santo Piacere. Dio è contento quando godo, diretto da Vincenzo Incenzo.

Non c’è sesso senza amore è solo il riff di una canzone o una verità assoluta? Come la mettiamo con il VI Comandamento? Partendo da questi interrogativi, Giovanni Scifoni elabora un piano per porre fine all’eterno conflitto tra Fede e Godimento e fare luce su una verità definitiva e catartica, dove l’anima possa ruzzolarsi sovrana nel sesso e il corpo finalmente abbracciare l’amore più puro, in grazia di Dio. In un flusso di coscienza tempestoso e irresistibile, alto e comico al contempo, e liberandosi di pregiudizi, luoghi comuni e vestiti, l'attore 'sequestra' il pubblico e lo pone al centro di un esperimento unico e irresistibile, oscillando come un esilarante pendolo tra gli estremi del sesso e della Fede, in metamorfosi continua tra i suoi personaggi: il morigerato Don Mauro schiavo di un catechismo improbabile, e l’illuminato Rashid, pizzettaio musulmano modernista.

Giovedì 27 aprile alle 20.45 in scena la danza contemporanea con due spettacoli della Compagnia S Dance Company, con le coreografie di Mario Coccetti: Melancholia / Orfeo e Euridice e Sin.

Melancholia / Orfeo e Euridice, danzato da Rocco Suma, Salvatore Sciancalepore e Sofia Zanetti, trae linfa dalla potenza fisica dei corpi in scena, dalla decodificazione in musica degli stati emotivi dei danzatori e dal ritmo percussivo dell'azione. Il concept creativo dell'opera nasce dalla rielaborazione dal mito narrato da Virgilio e da Ovidio, ma ancor più dall'omonimo film di Lars Von Trier.

SIN, interpretato da Rocco Suma e Salvatore Sciancalepore, indaga il confine tra la distanza e la vicinanza degli esseri umani, le relazioni e il desiderio di conoscersi e riconoscersi come un unico corpo. Lo spettacolo parla degli ideali, della libertà e della ricerca della felicità dell'essere umano in una società concentrata su se stessa, attraversando la danza contemporanea, l'immaginario cinematografico di Pedro Almodovar e utilizzando la musica come una vera e propria colonna sonora di un film.

La stagione teatrale del Teatro Excelsior Bettona chiude domenica 7 maggio, alle 20.45, con Raffaello, il figlio del vento di e con Matthias Martelli e le musiche dal vivo Matteo Castellan. Un racconto avvincente e poetico su un grande genio dell’umanità: Raffaello Sanzio. Considerato simbolo di grazia e perfezione, la vita del pittore divino esplode non solo di arte pura ma anche di felicità, eros, sfide, contraddizioni e perfino polemiche con l’autorità e il senso morale del tempo. Martelli riprende la tradizione del teatro giullaresco e di narrazione e trascina lo spettatore all’interno di un viaggio appassionante, rendendo vivi i personaggi, entrando con le immagini e le parole dentro i capolavori di Raffaello, scoprendo le curiosità, i suoi amori e immergendosi nel clima dell’epoca.

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