Uno spettacolo per raccontare il dramma della guerra; “Quando c’era Pippo”. Teatro Subasio, Spello
Uno spettacolo, “Quando c’era Pippo”, per non dimenticare gli orrori vissuti dai nostri nonni durante uno dei periodi più bui della storia.
In occasione della Giornata della Memoria, stasera, 27 gennaio, presso il Teatro Subasio di Spello, andrà in scena lo spettacolo finalista Premio Scenario infanzia 2012: “Quando c’era Pippo” Occhisulmondo/Fontemaggiore, regia Daniele Aureli e Matteo Svolacchia.
tratto dal diario di Giulia Re, partigiana e staffetta, narra la vita di due giovani ragazzi nel periodo che va dal 1940 al 1945. La guerra c'è ma non si vede, incombe silenziosa nella vita quotidiana a interrompere la loro libertà.
“Il nostro progetto parte proprio dal senso di memoria che i nostri nonni ci hanno tramandato. Dentro questi ricordi abbiamo trovato i valori che due giovani ragazzi dell'epoca sentivano fortemente: libertà, valore della vita, ironia, rapporti umani, volontà di credere insieme in un futuro migliore, povertà e dignità. Da tutto questo siamo rimasti colpiti, colpiti a fondo, nella pancia, abbiamo posto l'attenzione sulle nostre vite, comode, rapide, così piene di una libertà che non sappiamo gestire; così come non sappiamo più scegliere, perché abbiamo tutto o tutto è possibile”.
La funzione di questo spettacolo è mettere in parallelo la giovinezza rubata di allora con quella di oggi, le analogie e le differenze di due generazioni tanto lontane ma allo stesso tempo così vicine per bisogni e necessità. Qualcosa di importante per il nostro futuro che è ancora anagraficamente giovane e che ha bisogno non solo di conoscere la storia di una guerra, ma anche la storia di due persone che l'hanno vissuta. Due persone che hanno combattuto, senza armi, per conquistare e difendere qualcosa in cui credevano. Due persone, come tante altre rimaste anonime, che ormai nonni, hanno un unico modo per far sopravvivere un periodo che ha cambiato le nostre vite: raccontare. Il nostro compito ora è prolungare l'eco di un tempo in cui era difficile sognare, in cui era difficile essere felici, in cui era reato anche ascoltare la radio, eppure, c'era chi lo faceva lo stesso. Una guerra mondiale, rinchiusa dentro una piccola stanza. Nel periodo più difficile e triste della storia, c'è stato qualcuno che ha provato a vivere il più possibile, in un modo o in un altro.
Con Greta Oldoni - Samuel Salamone
Drammaturgia Daniele Aureli e Massimiliano Burini
Scene, audio e luci Matteo Svolacchia
Assistente alla regia Massimiliano Burini