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Frate Alessandro Brustenghi, la Voce di Assisi, propone uno spettacolo di canto lirico e di poesia

Appuntamento alla Sala dei Notari domenica 4 dicembre alle ore 18

Frate Alessandro (la Voce di Assisi) propone uno spettacolo di canto lirico e di poesia. Sala dei Notari 4 dicembre ore 18:00. S’intitola “Perugia in Canto. Liriche voci del Nostro dialetto” e offre all’ascolto, in felice sintesi, versi di assoluto lirismo con alcune delle voci più belle del milieu lirico nazionale. Una compagine di cantanti di vaglia si cimenta con musica scritta da Alessandro su versi perugini di Claudio Spinelli e Nello Cicuti.

Un esperimento che ha visto fra’ Alessandro spendere il proprio talento compositivo al servizio di poesia di alto rango.

I cantanti sono un magnifico sestetto di tre uomini e tre donne. L’‘altra metà del cielo’ è rappresentata da Chiara Giudice, Chiara Franceschelli e Sarah Piccioni. L’elemento maschile consiste nelle persone, e nelle ugole, di Giulio Boschetti, Claudio Rocchi e David Sotgiu.

Al pianoforte, il pluripremiato Manuel Magrini, con Fabrizio Fanini alla chitarra. Conduzione affidata al sottoscritto Sandro Allegrini, che già si cimentò con l’affiatatissimo gruppo (sebbene in formazione ridotta) al Teatrino Riccini di Ponte Felcino [Teatro Riccini, Ponte Felcino. Musica ‘pucciniana’ col valore aggiunto della poesia perugina. Un singolare esperimento artistico (perugiatoday.it)], come ci ricorda la foto in pagina.

Letture di alcune liriche a cura dell’attore Leandro Corbucci che fu della partita precedente e che ha convintamente aderito all’iniziativa.

Le liriche messe in musica appartengono alla pagina di Claudio Spinelli e a quella di Cicuti, due poeti amici e complementari. Accomunati dal grande amore per Perugia e per la lingua del Grifo. Un lirismo improntato, in entrambi i casi, a persuasa “peruginitudine”. Termine che esprime un brivido, un tremore, un sussulto, una malinconia mesta e dolcissima. Nella decantazione poetica del vero, poeticamente e liricamente trasfigurato.

A questo sentimento è riuscito a dare corpo Alessandro, con accenti di conio pucciniano. Questo potranno verificare gli amici che verranno il Sala dei Notari, il 4 dicembre alle 18:00. Per applaudire e condividere esperienze, emozioni, affetti e identità.

Dice fra’ Alessandro: “Questo è un piccolo sogno che si realizza: rendere omaggio alla città che mi ha visto nascere e crescere nella vita e nella musica; rendere omaggio al nostro dialetto, così impregnato di terra e di cielo; rendere omaggio a tanta amicizia che mi ha accompagnato in questi anni”. E conclude: “Si corona un percorso, si conclude una storia, si apriranno altre vie. Grazie Perugia!”.

P. S. Quando si dice “È stata la mano di Dio”. Il giorno dell’evento coincide esattamente col ventesimo anniversario della scomparsa del poeta perugino Claudio Spinelli (12 giugno 1930 - 4 dicembre 2002). La scelta non è intenzionale. Il che avvalora la frase che recita “Caso è il nome di Dio… quando non voleva firmare”.

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