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Al via la stagione artistica 2016-17 al Teatro Cucinelli: grandi nomi sul palco


Ai nastri di partenza la stagione artistica 2016-2017 ndel Teatro Cucinelli: tutta da godere, anche se… per palati raffinatissimi. Nell’annunciarla, la signora Federica (first lady del cachemire, coniuge di re Brunello) si mostra, come sempre, affabile e modesta, ma anche comprensibilmente orgogliosa. La fondazione si merita infatti il plauso convinto del milieu culturale regionale e nazionale, essendo
giunta al traguardo della nona stagione teatrale (quarta quella musicale) con tanti fiori all’occhiello:
in termini di spettacoli, personaggi internazionali, contenuti e formazione.

“Lavorare con personaggi di caratura mondiale significa trasmettere emozioni, far uscire lo spettatore arricchito e consentirgli di affrontare la vita in modo migliore”, dice Federica. Che rivendica: “La produzione di spettacoli a Solomeo, il metter a contatto artisti di rilievo internazionale con la comunità locale è un elemento che arricchisce tutti. Com’è vero che Placido ha dichiarato di sentirsi “solomese”. Altra particolarità è il momento d’interlocuzione tra pubblico e artisti al termine dello spettacolo” (in riferimento al rituale “tozzetti e vinsanto” dopo la performance).

Il programma teatrale contiene una chicca via l’altra. Ci limitiamo a ricordare, dopo “L’ora di ricevimento”, in scena fino al 16 ottobre, “Venere in pelliccia” (con Sabrina Impacciatore e Valter
Malosti), l’Omaggio a Montand con Lambert Wilson, lo spettacolo per bambini “Il giardino dipinto”, “Il padre” con Haber e Lucrezia Lante della Rovere, “Giocando con Orlando” con Accorsi e Baliani, Isabelle Huppert che legge Maupassant, balletti con “TiportoVia” e “Rain Dogs”, il debutto mondiale delle “Danze su ciò che ignoro” (Pulcinella e Bach).

Per non parlare dei numerosi appuntamenti di musica profana (in teatro) e sacra (in chiesa su organo storico del 1791, firmato Adamo Rossi). Su ogni appuntamento PerugiaToday riferirà puntualmente. Per ora basti ricordare due eccellenti scelte dei Cucinelli. Non fare abbonamenti, allo scopo di non bloccare l’utenza e far ruotare il pubblico in relazione agli interessi (“non mi piace vedere gente dormire in teatro”, dice fuori conferenza la signora Federica). E, last but not least, insistere nel fornire occasioni di formazione al gruppo dei giovani attori dello Stabile, entrati ormai nel professionismo nazionale, grazie alle esperienze maturate in diverse produzioni di gran livello.
 

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