Il news editor di VICE Italia al T-Trane per presentare il suo nuovo libro
T-Trane Record Store in collaborazione con Mannaggia - Libri da un altro mondo: Leonardo Bianchi è il news editor di VICE Italia e da poco è uscito il suo primo libro "La Gente" per minimum fax. Il tema centrale del saggio di Bianchi è il cosiddetto "gentismo"—"che può essere interpretato come un "atteggiamento politico di calcolata condiscendenza" verso la gente; oppure la reazione "della gente comune contro gli adepti della politica"; o ancora, un modo particolare di stare su Internet."
Come spiega Bianchi, in un suo recente articolo, "si tratta comunque di un fenomeno politico sfuggente e pervasivo, difficile da tracciare, ma che ha accompagnato la seconda Repubblica come un'ombra. La mia convinzione è che fissando questa ombra si possano cogliere al meglio le ambiguità, le contraddizioni e le pulsioni profonde della società italiana". A presentare il libro, insieme a Bianchi, ci sarà Matteo Pascoletti (scrittore, collaboratore di International Journalism Festival e Valigia Blu). Eventuali copie del libro da comprare saranno fornite da Mannaggia - Libri da un altro mondo presso la sala in cui si terrà la presentazione.
Dalla quarta copertina - "Dieci anni fa usciva La casta, un libro che ridefiniva il discorso politico italiano: la fine dei partiti tradizionali, l’odio per le élite in generale, l’indignazione di chi si sentiva escluso e defraudato. Oggi quel risentimento si è rovesciato in orgoglio: la fine della politica come la conoscevamo non ha generato un vuoto, ma una galassia esplosa di esperienze tra il grottesco, il tragico e l’apocalittico. Dai forconi alle sentinelle in piedi, dai «cittadini» che s’improvvisano giustizieri alle proteste antimigranti, La Gente è il ritratto cubista dell’Italia contemporanea: un paese popolato da milioni di persone che hanno abbandonato il principio di realtà per inseguire incubi privati, mentre movimenti politici vecchi e nuovi cavalcano quegli incubi spacciandoli per ideologie. Leonardo Bianchi ha scritto il miglior reportage possibile su un paese che non si può raccontare se non a partire dalle sue derive, e l’ha fatto seguendo ogni storia con la passione di un giornalista d’altri tempi, il rigore dello studioso che dispone di una prospettiva e di un respiro internazionali, e un talento autenticamente narrativo, capace di attingere a una ferocia e a una forza profetica degne di un romanzo di James Ballard."