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Talenti umbri, grande debutto a Milano del nuovo lavoro di Stefano de Majo e del Maestro Igor Borozan

Si chiama “L'ultimo segreto” ed è incentrato sulla figura di Leonardo da Vinci

Grande debutto a Milano (al Fringe Festival Milano Off ) del nuovo lavoro multisensoriale di Stefano de Majo e del Maestro Igor Borozan. Si chiama “L'ultimo segreto” ed è incentrato sulla figura di Leonardo da Vinci. Perfetta location: la Fabbrica del Vapore.

Si tratta di uno spazio multidisciplinare che coniuga egregiamente cultura, mostre e spettacolo. L’evento leonardesco si colloca nella cornice del cinquecentesimo anniversario della morte del genio rinascimentale. Milano, peraltro, è stata la città che più di ogni altra ha contribuito alla consacrazione di Leonardo. Tanto che il nuovo lavoro teatrale, scritto e interpretato dal nostro Stefano de Majo, non poteva trovare palcoscenico migliore.

La multisensorialità del lavoro consta di una perfetta silloge di arti come il teatro, la pittura, la musica e perfino la danza, per esprimere significativamente la figura leonardesca.

Al centro del racconto intimista, intessuto dal Leonardo di de Majo, si erge come una macchina scenica leonardesca: l'imponente installazione pittorica di Igor Borozan che in estemporanea conferisce forma e colore ai diversi linguaggi del teatro, musica e danza, imprimendo con le terre tante forme diverse di Gioconda.

In conclusione, ammontano al rispettabile numero di 25 i ritratti che prenderanno forma dalle mani di Borozan e dalle Terre di Leonardo. Il Flauto Traverso di Serena Anselmi, conferisce un guizzo di luce nello sguardo della modella danzante Viviana Fabrizi.

Lo spettacolo prende le mosse dalla celebrazione che il Maestro Borozan e de Majo fecero già il 2 maggio scorso al Palazzo Primavera di Terni, proprio nel 500esimo anniversario della morte di Leonardo, sotto l'egida dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Terni.

Milano – sostiene Stefano – è la più leonardesca delle città, se è vero che lo stesso Leonardo dirà: "Io son per Milano come la penna per il temperatoio. L'un sanza l'altra non vale poi molto." Matita e temperino, un nesso reciproco e funzionale.

Non è fuori luogo ricordare il vivace dibattito sul legame tra Leonardo e la nostra Cascata, che il genio avrebbe immortalato celebrandolo in una sua opera. E va ricordato il bel ritratto materico proposto dal nostro artista MaMo, di un Leonardo con Ray Ban.

Eccellenze umbre (De Majo e Massimiliano Donnari) che ci piace coniugare su un argomento di comune interesse.

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