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La Sagra del Gambero e del pesce del Trasimeno cambia passo: arte, cultura e ottimo cibo

Arte e cultura, non solo buon cibo. Questo il segreto della “Sagra del gambero e del pesce del Lago Trasimeno”, giunta alla sua 31.ma edizione nel borgo altomedievale di San  Savino.

Specialità e musica per tutti i gusti: da ballo, da ascolto, jazz, soul, disco. Non manca l’estemporanea di pittura che si dipana nei giorni di sabato 19 e domenica 20 agosto. La novità “culturale” è legata alla scelta dell’amministrazione magionese di riutilizzare il dismesso stabile della scuola elementare per attività che nascono sotto il segno dell’arte e della cultura. Lo hanno tenacemente voluto il sindaco Giacomo Chiodini e il presidente del consiglio comunale Vanni Ruggeri, affiancati dal presidente della pro loco Maurizio Orsini, sempre dinamico e propositivo (Perugia Today ha diffusamente riferito l’iniziativa del recupero del barchino dipinto, ora ampiamente utilizzato per selfie sullo sfondo del lago e dell’oasi naturalistica di San Savino).

La vecchia scuola, opportunamente adattata, è divenuta un polo che  qualifica la realtà territoriale. Intanto sono attive le mostre dei pittori Stefania Natalicchi (che coordina l’estemporanea) e Roberto Banfi Rossi, uno dei pennelli più apprezzati a livello nazionale (in foto accanto a una sua opera). Insieme a loro, lo scultore Paolo Pasticci che presenta sculture in legno, bronzo e cotto patinato. Una pregevole occasione per fornire una pennellata di cultura a una sagra che intende distinguersi tra le tante che costellano il territorio.

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