La rivoluzione digitale rilancerà l’Umbria? Le tecnologie per incrementare l’occupazione
Se la quarta rivoluzione industriale prevede una tecnologia sempre più spinta in tutti i settori, cosa ne sarà per l’uomo, e cosa dell’occupazione? Significherà un ulteriore abbattimento di posti di lavoro, oppure, paradossalmente, una crescita? Antonio Alunni, vicepresidente della Associazione Industriali non ha dubbi:” Premesso che se non si innova Italia e Umbria arretrano sui mercati di tutto il mondo , sono certo che si accelera il cambiamento , ma soprattutto lo si attua nei prossimi tre anni, la tecnologia porterà grandi vantaggi anche al mondo del lavoro. A patto però che si punterà su competenze e capacità di saper mettere in pratica la mole di informazioni che le “macchine” sanno comunicare . L’arma vincente – aggiunge Alunni- sarà ancora valorizzare l’intelligenza , nulla a che vedere con quella artificiale, che vorrebbe prevalere sull’ uomo , ma mai potrà farcela. L’Umbria ha le carte in regola per essere una eccellenza con un laboratorio di esperti, che coinvolgerà il mondo della scuola”.
Su questo ennesima sfida è incentrato il dibattito che viene proposto da “Testimonianze dall’Umbria”, la trasmissione condotta da Mario Mariano in programma su Tef channel (canale 12 digitale terrestre e 831 di Sky) alle 21.15 di martedì. Di opinione diversa da quella di Alunni è Marco Brunacci, redattore capo de Il Messaggero che sottolinea come “l’uomo corre il rischio di perdere la partita più importante della nostra epoca , perché non tutti remano dalla stessa parte, perché le resistenze sono forti, specie nel pianeta scuola, distante anni luce dall’idea di un cambiamento radicale “. Un ambito in cui la tecnologia ha preso nettamente il sopravvento, è quello della salute, dove la rivoluzione del digitale è avvenuta da qualche anno.
“Ma non riguarda solo l’attività diagnostica – sostiene il chirurgo Luigi Mearini_, l’avvento del robot in sala operatoria ha rappresentato una svolta epocale, tanto più che gli operatori sanitari hanno abbandonato quei convincimenti che garantivano sicurezze, solo perché venivano tramandati “. Una rivoluzione, quella della digitalizzazione sempre più spinta , che viene favorita dalla condivisione della filiera della produzione industriale :” La formazione è un’arma potente che trova terreno fertile nella volontà dell’uomo di restare al passo dei tempi “, è la tesi di Fabiana Cordiglioni, da tempo impegnata nei processi di innovazione nella gestione delle aziende. Cambiamento che le seconde generazioni di imprenditori hanno intrapreso in sintonia con quelle precedenti. “ Il mio caso non è troppo diverso da quello di altri imprenditori giovani – ricorda Michela Sciurpa-: la mia famiglia è stata straordinaria a cogliere i segnali che arrivavano da tutte le parti che occorrevano strategie diverse. La flessibilità è l’arma di cui noi umbri disponiamo, i cambiamenti sono sempre stati necessari, la grande variabile è che adesso sono decisamente più rapidi”..