Quando i segni diventano sogni. Alla Sala delle Colonne la sfilata si è tinta dei colori della solidarietà, i colori dei ragazzi della Capodarco

Quando i segni diventano sogni… realizzati. Alla Sala delle Colonne di Palazzo Graziani, la sfilata si è tinta dei colori della solidarietà. “Coloriamo la vita”  era il brand del progetto della Comunità Capodarco, uno dei 6 del segmento “inclusione”, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio.

Un progetto di tipo lavorativo sostenibile nel tempo, sempre che altre aziende seguano l’esempio virtuoso di Idea Mode di Cannara.

La Fondazione ha infatti deciso un accompagnamento delle start up di soggetti no-profit del terzo settore. E la Capodarco ha le carte in regola per essere annoverata fra queste.

Un messaggio alla città: così è stata letta l’iniziativa di quanti hanno portato il saluto. Fra essi l’assessore al sociale del Comune di Perugia, Edi Cicchi, che ha detto, fra l’altro: “Il sociale deve liberarsi dal sociale per divenire spendibile”. La sfilata si è dipanata con scioltezza, proponendo in passerella quattro professionisti e otto volontari, presi fra gli operatori e gli amici. Chi più, chi meno, tutti hanno fatto la propria figura. Insomma: già essersi messi a disposizione è merito non da poco. Il lavoro della responsabile Roberta Marcagnani e dello stilista Marco Dell’Oglio è stato sinergico e produttivo. La presidente Francesca Bondì può essere motivatamente orgogliosa delle prestazioni dei suoi ragazzi e degli operatori.

Non resta ora che acquistare un capo e offrire un contributo. Per restituire a quelle persone svantaggiate rispetto e dignità. E mostrare loro che hanno lavorato e sono stati produttivi. Producendo, appunto, non solo jeans e magliette, ma suscitando apprezzamento e solidarietà.