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Quando a Hollywood regnavano le donne: cineaste, attrici, produttrici

Se ne è parlato al post Mod sul tema “Donne nel cinema”

Quando a Hollywood regnavano le donne: cineaste, attrici, produttrici. Se ne è parlato al post Mod sul tema “Donne nel cinema”.

“Dal 1895 al 1927 sono oltre 50 mila i film di donne, dalle comiche ai drammi. Anche se la prima guerra mondiale ne abbassa il potenziale, e segna il predominio maschile”. Così esordisce il critico Simone Rossi intervistando il cinefilo e scrittore Roberto Silvestri, autore del bel volume “Bambole perverse”. Nonché giornalista e critico cinematografico, conduttore di “Hollywood Party”.

Sugli scaffali il suo “Le ribelli che sconvolsero Hollywood” (La Nave di Teseo), scritto a quattro mani con Mariuccia Ciotta. Un libro formidabile che presenta le icone del passato e le loro eredi: femministe, ribelli, femmine folli, una carrellata sulle donne del cinema che hanno saputo rompere le convenzioni e demolire gli stereotipi. Ieri Mary Pickford e Katharine Hepburn, oggi Emma Watson e Kristen Stewart.

“Lo stesso neo-realismo deve molto al potere destabilizzante delle donne che rimettono in discussioni mode e stilemi”, afferma il cinefilo e storico.

Poi si parla di Mary Pickford che fonda la United Artist, fatta miseramente fallire con la sbagliatissima produzione de “I cancelli de cielo” di Michel Cimino.

Il film in proiezione “La fiamma del peccato” (1944) di Billy Wilder è stato definito da Woody Allen “il più bel film della storia del cinema”, mentre l’autore, minimizzando e con falsa modestia, si limitò a definirlo “discreto”.

Film ispirato alla cronaca, con uno sceneggiatore di lusso come Raymond Chandler.

Il Post Mod continua a proporre, il lunedì, la serie “Americana” in versione originale, attirando cinefili e autori di vaglia.

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