Presentazione, con dimostrazione scenica, dell’ultimo libro di Enzo Cordasco, “Il mio teatro civile”
Coinvolti artisti e intellettuali che seguono il percorso di questo straordinario autore
Presentazione, con dimostrazione scenica, dell’ultimo libro di Enzo Cordasco, “Il mio teatro civile”. Coinvolti artisti e intellettuali che seguono il percorso di questo straordinario autore. Sue le iniziative su Marguerite Yourcenar, sua la rassegna sulla storia della danza declinata al femminile: entrambe nella sede di San Matteo degli Armeni.
Non a caso, la prima a portare il saluto è Adele Bevilacqua, esperta del mondo coreutico. La comunicazione interessante è che il prossimo ciclo di incontri verterà su stelle della danza maschili. Angela Pellicciari propone una lettura sulla danza, dopo una singolare performance attoriale di Floriana La Rocca, cantante, musicista e ormai accreditata come musa ispiratrice e complice degli attraversamenti culturali di Cordasco.
Al grecista Donato Loscalzo il compito di presentare il volume. Una relazione competente e interessante, che fa il punto sul concetto di teatro civile, ripescandone le radici nel mondo greco. Si tratta – dice Loscalzo – di teatro povero, di potente denuncia, di impegno sociale, di conflitto. Teatro come rito e rievocazione di un fatto (e non suoni blasfemo il paragone con la liturgia eucaristica). Poi il ruolo della donna che nella società era dimesso, mentre trionfa nel teatro, portato a dare voce al marginale, agli “invisibili”, esprimendo soprattutto conflitti familiari.
Da qui a Medea il passo è breve, considerando la riscrittura originale di Cordasco e le tante Medee che confluiscono in un unico personaggio. Pertinente e puntualissimo il riferimento alla Medea di Corrado Alvaro, assimilata a un emigrante della terra calabra nel profondo Nord. E la citazione di un Pasolini “copiatore” nella realizzazione della sua strepitosa Medea con Maria Callas.
Poi altri stupendi saggi attoriali (Claudio Massimo Paternò con Giulia Zeetti e Silvia Bevilacqua). Parterre de roi con la presenza, fra gli altri, del neo direttore dell’Accademia di Belle Arti, Emidio De Albentiis, che ha espresso vivo compiacimento per la qualità dell’evento.