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Presentata a Milano l'edizione 2023 di Umbria Jazz. Le novità: 3 cd e una mostra da brividi per 50 anni di successi

Romizi: "Considero quella di Uj ormai una grande famiglia con cui ho lavorato intensamente e per quasi dieci anni, li ringrazio tutti e in particolare rivolgo il saluto della città e l’affetto da parte di tutti noi a Carlo Pagnotta.”

E’ stata presentata oggi nel noto locale jazz di Milano, Blue Note, l’edizione numero 50 di Umbria Jazz alla presenza del Governatore lombardo Fontana invitato dai vertici politici (Romizi-Tesei), dalla Fondazione e dai vertici di Umbria Jazz. 

La formula di Umbria Jazz 50th Anniversary è l’ultima, ad oggi, delle tante che si sono succedute negli anni (dal 2003) dopo il cambio di format della manifestazione pià amata dai perugini. La formula del successo fu definita dei “tre festival in uno”, per descrivere tre diverse angolazioni, sia ambientali che artistiche, che nella loro sintesi restituiscono la complessità e la storia di una manifestazione con alle spalle una vita di mezzo secolo.

Il primo festival è quello dell’Arena Santa Giuliana, dove sono ospitati i grandi eventi, di jazz ma non solo, che richiamano il pubblico più numeroso. A prescindere dai generi, il filo rosso seguito dal direttore artistico, Carlo Pagnotta, è quello della più alta qualità musicale. L’Arena nel cuore della città viene allestita come un confortevole teatro open air.

Il secondo festival è quello del Teatro Morlacchi, riservato al jazz e agli amanti del genere, che nella dimensione raccolta e con l’acustica del teatro trovano lo spazio ideale per godersi la loro musica preferita.

Una nicchia particolare, in questo contesto, è quella della Galleria Nazionale dell’Umbria, location prestigiosa perché contenitore della più preziosa collezione d’arte dell’Umbria, in cui trovano una perfetta ambientazione le proposte più esclusive: un jazz, verrebbe da dire, “da camera” per una piccola audience di intenditori.

Il terzo festival è quello delle piazze, dunque all’aperto e gratuito. A Piazza IV Novembre, presente in ogni edizione del Festival a partire dalla prima, si sono poi aggiunti, ormai da molti anni, i Giardini Carducci. È il legame con la Umbria Jazz delle origini: la musica per tutti, anche con generi popolari, come colonna sonora di una atmosfera di festa.

Potrebbe essere inclusa nel festival delle piazze, la marching band, ma in realtà è qualcosa di più: è il festival della città, che i Funk Off da venticinque anni e prima di loro le band di New Orleans, percorrono portandosi dietro il loro pubblico. Se bisogna scegliere una cartolina musicale di Umbria Jazz, questa è la marching band, sintesi della storia del jazz e della festa.Il club di mezzanotte, paradiso dei nottambuli, si iscrive nella più tipica tradizione di Umbria Jazz, ma più in generale della storia del jazz. Qui è di scena una “house band” alla quale possono aggiungersi altri musicisti in quello che è un rito del jazz di ogni epoca, la jam session.

“L’invito che faccio - ha dichiarato il Sindaco Romizi - è quello di vivere il Festival in tutte le sue declinazioni. All’interno di Umbria Jazz ci sono molteplici manifestazioni e Perugia si offrirà al meglio come sempre a tutto il pubblico del festival.  Quest’anno mi sento in particolare una grande responsabilità quella di essere testimone di un anniversario così importante. Cinquant’anni di Umbria Jazz sono un vanto per Perugia che sempre di più guarda al futuro attraverso i giovani partendo dai più piccoli fino alla formazione universitaria, Umbria Jazz è una vetrina internazionale per tutti loro.  Considero - continua il Sindaco - quella di Uj ormai una grande famiglia con cui ho lavorato intensamente e per quasi dieci anni, li ringrazio tutti e in particolare rivolgo il saluto della città e l’affetto da parte di tutti noi a Carlo Pagnotta.”

Il programma completo su: https://www.umbriajazz.it/programma/

UNA COMPILATION DEDICATA AI CINQUANT’ANNI DI UMBRIA JAZZ - Dalla collaborazione Umbria Jazz/Warner Music Italia nasce un disco/compilation con gli artisti presenti alle singole edizioni. Non poteva certo mancare una uscita discografica proprio in occasione del cinquantesimo anniversario del Festival, questa volta per raccontarne la storia a partire dal 1973.  Si tratta di un triplo vinile e di un triplo CD e di una versione scaricabile in versione digitale. È un catalogo di straordinario livello artistico, anche se necessariamente parziale: solo per fare qualche esempio, Miles Davis, Sonny Rollins, Stan Getz, Chet Baker, Weather Report, Dexter Gordon, Dizzy Gillespie, Sarah Vaughan, Ahmad Jamal.

MOSTRA FOTOGRAFICA IN GALLERIA - La Galleria Nazionale dell’Umbria, in collaborazione con la Fondazione Umbria Jazz, ospita nelle sue sale una mostra fotografica che documenta alcuni degli episodi più importanti della storia del Festival. Questa volta, a differenza delle mostre monografiche degli anni scorsi, è una “collettiva” che riunisce alcuni dei fotografi che negli anni hanno documentato la manifestazione. Sono belle fotografie che “raccontano” grande musica.

MUSICA E CUCINA -Il piacere della buona musica può coniugarsi con quello della buona cucina. In Umbria Jazz è possibile. Avviene in tre locali della città: alla Bottega del Vino, tutti i giorni, sia a pranzo che a cena; a la Taverna, a pranzo nei due weekend; nel Priori Secret Garden per l’aperitivo prima di cena. Un ristorante e un angolo snack, con un proprio palco, è in funzione nell’Arena, sia prima (per i possessori del biglietto) che dopo i concerti (aperto a tutti) e si può mangiare anche nei Giardini Carducci, dove il palco ospita la musica senza soluzione di continuità da mezzogiorno fino a molto dopo la mezzanotte.

SPAZIO (E SPAZI) AI GIOVANI - Umbria Jazz dedica spazi importanti anche ai giovani musicisti. Alcune iniziative sono nate molti anni fa, altre sono più recenti. In ogni caso, l’obiettivo è dare un supporto concreto al jazz di domani creando opportunità di crescita, sia artistica che professionale. Anche quest'anno parallelamente al Festival si svolgono (è la trentaseiesima volta) le Clinics del BerkleeCollege of Music di Boston, che offrono agli iscritti, che vengono a Perugia da tutto il mondo, la possibilità di perfezionarsi con docenti e un metodo didattico tra i più prestigiosi al mondo.

L'attenzione che Umbria Jazz rivolge ai giovani è testimoniata anche dal Conad Jazz Contest riservato alle band emergenti. I gruppi finalisti si esibiscono sul palco dei Giardini Carducci. In cartellone c’è anche il programma di esibizioni di studenti dei corsi di jazz del Conservatorio "Francesco Morlacchi" a cura dei loro docenti. Le performance si tengono i giorni 11,12,13 luglio all'Auditorium del Conservatorio. Infine, i concerti pomeridiani di Piazza IV Novembre sono come da tradizione riservati ad orchestre di scuole e università, per lo più americane, ma non solo.

UJ4KIDS - Promuovere il jazz nelle scuole e avvicinare i ragazzi al fascino della musica improvvisata. Ma anche far crescere il pubblico di domani abituandolo fin dai primi anni di vita al piacere del concerto live. È il senso di UJ4KIDS, arrivata al quinto anno con crescente successo. Un gioco della musica serissimo, di cui i ragazzi sono protagonisti, non spettatori. UJ4KIDS si svolgerà nell’area verde dell’Arena Santa Giuliana (8-16 luglio) e conterrà un evento speciale dedicato alla memoria di Wayne Shorter, da poco scomparso. Ci sarà anche un’anteprima modello street music in Borgo XX Giugno, con solisti e formazioni che si esibiranno senza soluzione di continuità.

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