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Fratticiola Selvatica, successo per la seconda edizione del premio di poesia in lingua perugina "Tosello Silvestri"

Il vincitore assoluto e tutti i premiati

Fratticiola Selvatica, seconda edizione del premio di poesia in lingua perugina, intitolato al nome e alla memoria di Tosello Silvestri.

Ampia partecipazione di amici scrittori e giuria composta dal Rettore dello Studium perusinum Franco Moriconi, dal presidente della Pro loco fratticiolese Gianluca Chiostri, dalla scrittrice e pittrice Serena Cavallini, da Stefano Silvestri, figlio dell’intestatario del premio, dal dirigente scolastico Mario Vermigli, da Sandro Allegrini e Walter Pilini, fondatori dell’Accademia del Dónca, attivo presidio culturale della peruginità.

Premiazione nel teatrino della recuperata Casa della Gioventù, tornata ai fasti di un tempo, grazie all’appassionato impegno civile e al lavoro volontario di tanti compaesani che si sono gettati anima e corpo in un’impresa “ch’era follia sperar”.

Divertimento e commozione quando le poesie dei ben 23 concorrenti sono state lette dall’attore Leandro Corbucci. Non poteva mancare un’affabulazione dell’avvocato-scrittore Giampiero Mirabassi che ha proposto uno dei suoi testi nei quali fa rivivere il clima storico e umano della civiltà contadina.

Premi per l’originalità allo scrittore e fotografo Franco Prevignano. Premio del Presidente a Giovanni Paoletti, figlio della scrittrice rurale Rina Gatti e persuaso custode della sua memoria. Paoletti è stato segnalato per la composizione “L Tev(e)re”, densa di connotazioni antropologiche e di riflessioni esistenziali.

Terzo premio alla fratticiolese Francesca Ragnacci per “Principessa capricciosa” che cita i rioni coi rispettivi colori in un clima di orgogliosa appartenenza. Premi di partecipazione anche per i compaesani Giovanna Trippolini (“Foglie”) e Luciano Bacoccola-Il Barone per “L Viagra de ieri”.

Secondo premio al decano dei poeti del Dónca Nello Cicuti (con all’attivo ben 13 raccolte) con “Protesta” in cui motivi etici s’intrecciano alla cruda attualità della cronaca nera, auspicandone una via d’uscita verso orizzonti più sereni.

Vincitore assoluto Gian Paolo Migliarini con “Scalini”, componimento in cui la metafora della scala racconta gli ostacoli della vita, coi suoi muri montaliani e i “cocci aguzzi di bottiglia” che rendono arduo il percorso. Da qui il fermo proposito di non arrendersi (“A costo de cadé e bagià l Bambino / ma nn ariscenderò mai nó scalino”). Qualità che ha inteso onorare la memoria di Tosello Silvestri, poeta mai banale, dietro l’apparente levità di una pagina ironica, ma sempre intrisa di nostalgia e di pensosità.

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