Maria Montessori e il legame con Perugia: la storia della grande innovatrice della pedagogia

L’Associazione Porta Santa Susanna ha offerto un’interessante conversazione, relatrice Paola Giovetti, sulla figura e sul metodo di Maria Montessori. Molte le persone di scuola presenti all’evento, in ragione dei forti legami che l’illustre pedagoga ebbe con la nostra città.

A questo rapporto fa capo la fondazione del Centro Internazionale Montessori, ma anche i contatti, proficui e formativi, che Maria Montessori tenne con l’Università per Stranieri. Oltre al sodalizio con  la famiglia Franchetti di Città di Castello, presso le cui prestigiose tipografie l’educatrice intese stampare una delle sue opere più importanti.

Si aggiunga, inoltre, il fatto che il Comune di Perugia intese gratificare la studiosa con la concessione della cittadinanza onoraria (con Atto C.C. n. 161 del 31.08.1950). Fra le tante innovazioni di carattere pedagogico, la Montessori impostò un nuovo modo di concepire l’infanzia. Certamente ebbe ad influire la sua storia personale di ragazza cresciuta in una famiglia che si rivelò capace di coniugare, in modo proficuo e originale, gli ideali risorgimentali con un cattolicesimo di stampo rosminiano. Come ha sottolineato il presentatore, professor Franco Bozzi.

Paola Giovetti ha ripercorso in sintesi le tappe biografiche, partendo dalla laurea in medicina, alla delicatissima situazione del figlio Mario, del quale Maria Montessori tenne nascosta la maternità, fino alla ricerca, agli interessi filosofico-pedagogici che ne hanno fatto conoscere e apprezzare il metodo nel mondo. 

Dunque, la conferenza “La rivelazione e la rivoluzione di Maria Montessori” ha suscitato interesse e partecipazione anche nel momento degli interventi dal pubblico. Perugia deve molto al metodo Montessori. E non è un caso che tanti personaggi della Perugia di ieri e di oggi abbiano frequentato la scuola materna Santa Croce, alla Pesa, e poi le elementari di indirizzo montessoriano.