“Perusia e il suo lago”, il 9 ottobre il Festival dei Mestieri d’arte si sposta sul lungolago di San Feliciano
Un nuovo appuntamento domenica 9 ottobre sul lungolago di San Feliciano con il progetto “Perusia e il suo lago” e il Festival dei Mestieri d’Arte, all'insegna dell’artigianato artistico e di qualità come elemento capace di riaffermare il legame tra il capoluogo umbro e le terre del Trasimeno. Due giornate con lo stesso palinsesto di quella già svolta lo scroso 2 ottobre, destinate a trasformarsi in appuntamento fisso dopo la prima edizione, nelle intenzioni dei promotori.
L’obiettivo del Festival è la promozione dei maestri artigiani artistici umbri e dei loro laboratori riportando sotto i riflettori una produzione espressione di creatività, genio, cultura e legame con il territorio, ma spesso poco conosciuta. Come in piazza San Francesco al Prato, domenica a San Feliciano (lungolago Antonino Alicata, area del Museo della pesca e del lago Trasimeno) sarà allestito uno spazio espositivo per una ventina di artigiani umbri che presenteranno oggetti che esprimono un forte senso di identità con il territorio.
Il programma della giornata
Il programma prevede alle ore 10 l’inaugurazione delle esposizioni, e a seguire una tavola rotonda alle ore 11 (“Sapere artigiano, arte e territorio”). Alle ore 15.30 visita guidata a Sant’Arcangelo presso la chiesa di Ancaelle). Conclusione in musica alle ore 18 con un concerto per flauto e arpa a cura del maestro Andrea Ceccomori. Non mancheranno degustazioni a base di sapori del lago.
Il Festival sarà l’occasione per presentare i risultati del lavoro di ricerca svolto, i tour della via del Chiugi e i prodotti-gadget realizzati dagli artigiani con l’inedito marchio SuVenir.
“Il progetto – ha spiegato Marco Pareti – nato da un’idea comune e condivisa con la presidente di Articity, intende promuovere il territorio tra Perugia e il Trasimeno con un programma permanente di visite guidate presso i laboratori degli artigiani artistici, i luoghi d’arte e della cultura, nonché degustazioni enogastronomiche. Viene lanciata anche una nuova idea di souvenir territoriale, SuVenir appunto”.
Il progetto vuole recuperare l’identità di questa strada, di un territorio e di una comunità con le sue tradizioni e peculiarità attraverso esperienze sociali e culturali da vivere attraverso eventi di interesse turistico e anche ambientale. A tal fine sono stati coinvolti artigiani, artisti, realtà produttive, storici e conoscitori del territorio ed esperti di brand design e di ecodesign.
Dopo una prima fase di coinvolgimento degli artigiani, sono stati individuati quattro percorsi/tour fatti di punti di interesse artistico-culturali, alla riscoperta della “Via del Chiugi”. I tour sono concepiti come “esperienze lungo una strada”, il cui cuore sono l’artigianato artistico e l’arte.